martedì 5 aprile 2011

Tra il guitto Berlusconi e il villano Bossi c’è tutta la pochezza dell’attuale politica italiana.

In questi giorni di sbarchi dei migranti tunisini a Lampedusa e di penose decisioni del Parlamento italiano a favore del pluri-accusato padrone di Mediaset nonché Presidente del Consiglio noi non possiamo tacere. Rimanere muti e insensibili davanti alla tragedia dei giovani immigrati tunisini che intraprendono il viaggio della speranza sui barconi per un futuro di dignità avrebbe il significato di accettare la concezione che hanno della politica il vergognoso duo Berlusconi-Bossi. Sarebbe bello che l’Italia offrisse a questi giovani una possibilità di vita, anche solo temporaneamente con salari minimi e precari di sopravvivenza in attività ausiliarie e di formazione. Invece è operante la codarda decisione di spendere del denaro solo per i divertimenti della corte berlusconiana di Arcore come facevano i monarchi del settecento alle varie corti europee e per permettere alla varie cricche filogovernative di sottrarre sempre più risorse al paese. Che vergogna essere rappresentati da un guitto che racconta barzellette sconce alle riunioni politiche. Che infamia e disonore avere come Capo del governo un uomo immorale come il nostro Presidente del Consiglio Silvio Berlusconi. Non parliamo poi dell’osceno coinquilino della maggioranza berlusconiana, quell'Umberto Bossi, maleducato e volgare, che non sa dire altro che parolacce e vergognose battute di disprezzo per gli immigrati. A fronte di questo imperdonabile e razzista comportamento del duo B.&B., che la Storia bollerà come cinico ed egoista, c’è una Chiesa cattolica che sul mutismo più assoluto sta costruendo l’icona della sua mediocrità di Chiesa. Invece di pretendere dalle Autorità politiche dell’Italia un coerente comportamento con i principi della Religione cattolica, svende questi ultimi per un piatto di lenticchie. Che disgusto!

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