mercoledì 7 agosto 2013

La sfrontatezza della ricchezza.


“Non vi può essere pacificazione nella miseria e nell'ingiustizia”. Sono parole di Papa Francesco. Noi le facciamo nostre. Aggiungiamo anche il perché, in un dibattito vero e non fasullo, come normalmente sa fare bene la stampa nazionale italiana di qualunque schieramento. Il vero dibattito, che nessuno vuole fare, è il problema della ricchezza dei pochi. Siamo a conoscenza che i ricchi e i poveri esistono da sempre. Siamo anche consapevoli che la dicotomia ricchi-poveri non è eliminabile tout court. Svariati motivi lo impediscono. Si va dal concetto di libertà d'impresa alla libertà personale di arricchimento. E mentre i pochi si arricchiscono gli altri, che sono poi i molti, si impoveriscono. E a nessuno interessa nulla. Egoismo? Avarizia? Cinismo? Indifferenza? Insensibilità? Fatto sta che è così. Terribile. Noi non chiediamo l'eliminazione dei ricchi e la distribuzione delle loro ricchezze ai poveri come novelli Robin Hood. No. Noi chiediamo che si discuta della violenza che i pochi (ricchi) fanno ai molti (poveri), a causa dell'eccessivo divario che c'è tra una ricchezza sfrontata e una povertà spesso riservata che è una vera e propria vergogna. Nessuno contesta l'accesso alla ricchezza. Quello che noi contestiamo è l'eccesso della ricchezza, che è un'altra cosa. Parliamone e soprattutto programmiamo politiche fiscali adeguate per raggiungere un equilibrio accettabile tra le due condizioni. La sfrontatezza della ricchezza, intanto, non ha limiti e la vergogna continua. E la politica, il governo Letta e il Parlamento non hanno nulla da dire?

2 commenti:

Giancarlo ha detto...

Caro Zeno, crede veramente che vi sarà una risposta ? Crede veramente che in questo Paese dove un non eletto dà direttive al Capo dello Stato, dove un condannato per evasione fiscale dopo anni di battaglie sui cavilli ed in attesa di altre sentenze, non dico saranno a suo sfavore ma neanche che sarà assolto, dico che è sotto processo per cose turpi, da un lato, e per cose da galere immediata per l'altro, la compravendita di senatori, notare in questo caso ho usato il muniscolo, crede veramente che questa classe politica le darà una risposta, palese ? non si può perdere tempo a rispondere così ad un cittadino , ma almeno nei fatti ? No, ne sono convinto, sono anni che si parla di cuneo fiscale, eppure è ancora lì bello ed inamovibile, con lo splendido risultato che prendi nella busta paga meno della metà di quello che costi. Ieri ho ricevuto, come lei d'altronde, la bolletta dell'acqua, in questa una lettera di accompagnamento mi avvisa, ci avvisa, che , dopo la solita solfa di numeri di leggi, è stata instituita una componente tariffaria UI1 per la perequazione dei costi relativi ai servizi di acquedotto e fognatura, elemento che andrà ad alimentare un fondo ecc. ecc. Ci hanno preso per beoti ! Tradotto imbecilli !!! Costi... su 100 mc di acqua 0,05 per fognatura 0,05, per depurazione 0,05. Totale , sempre su 100 mc. 0,15, sono stati gentili ci hanno fatto anche la somma. Tradotto significa che sulla stessa bolletta a quei consumi avremo un aggravio di 15 cent. di euro, che significano circa 300 lire delle nostre vecchie lirette. Crede ancora che avrà risposte ?

Giancarlo ha detto...

Riprendo questo intervento dalla ultima parte della mia precedente lettera, mi riferisco all'aumento delle tariffe acqua. Questo dopo aver letto bene la lettera di accompagnamento ed aver decifrato il "mandarino imperiale" con il quale la stessa è stilata. Dunque vediamo, l'aggravio si riferisce , come esempio, ad un consumo di mc 100 e riferisce, la lettera, che riguarda acqua , fognatura, e depurazione, a parte che per questo ultimo capitolo mi ricordo fu instituita una tassa apposita, tralasciamo, la bolletta riporta le seguenti diciture, ricordo che l'esempio parla di consumo di 100 mc, fognatura , quantità 36 mc, 5,86 euro, depurazione 16,87 euro, contributo di solidarietà 0,45 euro, totale euro 23,18 al quale si deve aggiungere l'immancabile immarscescibile iva , quindi su un consume di 36 mc si è pagato circa 25 euro di " contributi vari" . Torno a ripetere che fatti i calcoli sono circa 50 mila delle vecchie lirette. Ora a parte il cosidetto contributo di solidarietà, sul quale si potrebbe anche trovare una adesione, ma del resto che ne facciamo ? Versiamo dei denari ad un gestore che, per legge, verserà gli stessi decorsi 60 giorni dall'incasso nella cassa appositamente creata a questo scopo, per, badate bene, lo dice la lettera, compensare dei mancati guadagni o minori ricavi...relativi alle agevolazioni tariffarie concesse dall'Autorità per l'Energia ed il gas alle utenze delle zono colpite dagli eventi sismici. Quindi, come dicevo trdaotto dal mandarino, pagheremo di più per compensare quello che altri, non per loro colpa pagheranno di meno, aggiungeremo a questo un ulteriore contributo di "solidarità" e..dulcis in fundo , mi sembra giusto aggiungeremo a tutto questo l'iva, che come ho detto è inamovibile....Mi ricordo che seppur forzatamente mi dichiarai favorevole al Prof. Monti questo è un'altra delle sue perle, già la legge è del 20/05/2012. Nella vita si deve essere sempre pronti a riconoscere i propri errori ed io adesso lo riconosco, a malincuore !

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