domenica 20 novembre 2016

Referendum e imbrogli.


Il M5S ha detto di fare attenzione perché è molto probabile che all’estero ci saranno degli imbrogli con le schede elettorali relative al referendum costituzionale. Partiamo da qui per fare un’analisi più generale della vicenda in modo tale che si elevi un tantino sopra il particulare della votazione referendaria.
Il problema dell'Italia di oggi non è il referendum costituzionale del 4 dicembre prossimo. Il vero problema dell'Italia sono gli italiani. Detto in parole differenti il referendum dovrebbe essere un altro e cioè se “gli italiani vogliono o meno diventare finalmente a pieno titolo cittadini di una nazione vera” oppure se continuare a nascondere la triste verità di essere una pseudo-nazione divisa su tutto e costituita da un’accozzaglia di individui messi insieme per trarre il massimo profitto col minimo di responsabilità.
Solo in Italia esiste una moltitudine di persone che considera la Nazione uno strumento utile ai propri interessi. Solo in Italia questa moltitudine manca totalmente di senso civico e morale e opera in modo tale da piegare a proprio interesse il senso dello stare insieme di un paese. Un altro popolo al loro posto avrebbe potuto far diventare lo Stivale un paese ricco, senza debito e ascoltato nel mondo. In verità il cosiddetto “sistema Italia” ha meticolosamente depredato lo Stato di tutto, procurando alla collettività un debito gigantesco sia sotto il profilo finanziario e, soprattutto, sotto il profilo della sfiducia degli italiani che non si fidano dei propri connazionali e ognuno pensa per sé infischiandosene delle regole. Il solito burlone attribuisce ad Einstein l’aforisma che “il mondo è quel disastro che vedete, non tanto per i guai combinati dai malfattori, ma per l'inerzia dei giusti che se ne accorgono e stanno a guardare”. Scherzando si dice la verità.
La cosa più sgradita però è un’altra: tutti fanno finta che “il debito” non esista, soprattutto i politici che l'hanno procurato sono in testa a questa corsa all’ipocrisia e ad accollare il guaio agli altri. D'altronde c’è un detto storico che dice : “abbiamo fatto l'Italia adesso ci rimane il compito di fare gli italiani”. Ciò dimostra proprio questo vuoto civico e civile che amareggia il paese.
Ebbene, uno dei tanti problemi che affliggono gli italiani è l’essere bugiardi. Dicono sempre bugie. Sfidiamo tutti a ricordare di trovare un solo italiano da loro conosciuto, oltre naturalmente loro che si sentono sempre onesti per grazia divina, che non abbia a che fare con le bugie. Attenzione, bugie al plurale non al singolare. Si perché gli italiani sono sempre recidivi, come i fedeli che si vanno a confessare dal sacerdote e dichiarano che quella è stata sicuramente l’ultima volta che hanno commesso quei peccati. Da domani si cambia, come il fumatore che ha deciso di togliersi il vizio.
Tutti gli italiani mentono. Mente il commerciante quando afferma che nel commercio non esiste il peccato. Mente il bancario quando vende titoli truffa all'ignaro cliente che crede di investire bene i suoi soldi e si ritrova poi con una vera e propria spazzatura bancaria in mano. Mentono i politici quando presentano firme false relative alle liste dei candidati alle elezioni. Mente il vicino di casa del condominio che ristruttura abusivamente l'appartamento nascondendo al Comune l'abuso. Mentono i benzinai che imbrogliano sulla qualità della benzina e truccano l’erogatore del combustibile. Mentono i salumieri che spacciano per vero grana padano un formaggio avvelenato proveniente dalla Cina. Mentono spudoratamente di nuovo i politici quando intervengono nei processi legislativi e dicono una cosa per poi votare una legge al contrario. E mentono i sondaggi degli italiani. Qui mentono sia i sondaggisti che modellano i risultati, sia gli intervistati che non vogliono dire la verità per paura di essere scoperti. Il prossimo referendum a sentire questi soloni è perduto in partenza. E’ da sei mesi che la stampa martella la sconfitta del si e la vittoria del no, mentre secondo noi è possibile che si verifichi qualunque risultato con qualunque percentuale.
La dimestichezza con la bugia caratterizza un popolo di sessanta milioni di cittadini tutti imbroglioni compresi i falsi invalidi, i commercialisti alle prese con le dichiarazioni dei redditi dei propri assistiti, gli avvocati che difendono i loro clienti, ma anche i preti pedofili che ricordano la parola di Gesù a loro modo acciocché si "facciano venire loro anche i bambini". Hanno più dimestichezza gli italiani con l'imbroglio che qualunque altro popolo con la pratica del segreto. Nel Bel Paese la privacy è tanto osannata che le finestre delle case sono protette non solo da vetri col merletto della tendina come nei paesi luterani ma contemporaneamente da tapparelle, persiane, grate e vetri antiproiettili installati non per il solo motivo di coibentazione ma principalmente per aumentare la segretezza degli “affaracci propri”. In Italia il cattolicesimo ha convissuto con l'imbroglio fino al punto di farsi confessare “religiosamente” i peccati e assolvere i fedeli come se i reati comunicati non fossero mai stati commessi secondo il motto “libero Stato in libera Chiesa”: peccato e peccatori sostenuti a vicenda quando conviene.
In questo momento i sondaggi danno il no al 54%. Vedremo la mattina del giorno dopo se questo post è l'ennesima bugia di un italiano che lo ha scritto per mentire.

1 commento:

Leonardo ha detto...

Analisi perfetta. Grazie

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