mercoledì 5 ottobre 2005


Sono tutti impazziti.

Poche parole per evidenziare come la politica italiana, in questi ultimi mesi del 2005, sta facendo rivivere una atmosfera cupa di impazzimento generale. Tutti contro tutti. In un periodo di crisi economica, persistente e grave, la politica invece di unire gli italiani per cercare di limitare i danni produce spinte centrifughe in cui al centro dell’interesse spunta fuori un “non problema” assolutamente imprevedibile alcuni mesi prima: la riforma della legge elettorale. Siamo sinceri, ma cosa ha a che fare il cambiamento della legge elettorale con la crisi economica e finanziaria? Nulla, non c’entra un fico secco! La si tira fuori perché questi politici di centrodestra hanno perduto la bussola e non sanno più cosa fare. Non riescono più a comprendere cosa interessa agli italiani e cosa sarebbe necessario fare in questi momenti di forti difficoltà. Attualmente, la risposta più efficace sarebbe quella di stringere la cinghia e coinvolgere in Parlamento l’opposizione per trovare rimedi adeguati in modo da aiutare tanti milioni di italiani che stanno sempre peggio. Servirebbe tanta unità e un profondo senso di solidarietà. Invece litigano su tutto: centrodestra contro centrosinistra, capo del governo contro capo dell’opposizione, mezze figure di uno schieramento contro mezze figure dell’altro. Ma questa è politica oppure è incapacità di aiutare il popolo, ovvero la gente comune, i pensionati e i senza lavoro che vivono sempre peggio? Al lettore dire se stiamo dicendo stupidaggini o meno. Intanto registriamo questa dappocaggine a governare bene.

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