giovedì 10 novembre 2005


Messaggi politici e imbrogli pubblicitari.

Al centro della nostra odierna riflessione c’è una pubblicità cartellonistica presente nelle strade delle maggiori città italiane che ci ha colpiti. Si tratta di un messaggio politico prodotto da Forza Italia che è, com'è noto, il partito del Presidente del Consiglio, On. Silvio Berlusconi. Questo partito, in questi giorni, festeggia la “giornata della libertà”, ed ha deciso di informare i cittadini che un certo numero di dittatori, vissuti nel passato più o meno recente, hanno negato ai loro concittadini tutte le libertà riconosciute dal genere umano. Siamo d’accordo. Non c’è alcun dubbio che le dittature sono sempre state, e lo saranno sempre, la negazione della dignità umana. Nel manifesto compaiono cinque immagini: Marx, Hitler, Fidel Castro, Saddam e Bin Laden. Siamo d’accordo di nuovo, anche se la figura di Marx non appartiene alla categoria vera e propria dei dittatori. Queste figure hanno negato in maniera violenta e abominevole la libertà dei loro popoli, oltraggiato oltre misura la dignità umana ed è buona cosa ricordarlo ai cittadini italiani, inventando questa giornata della libertà. Tutto bene, dunque? No. Peccato che all’appello manca un nome, un nome importante, purtroppo un nome italiano. Chi? Indovinate un po’? Pensate per un istante al ventennio fascista e avrete la risposta. Ci sentiamo di affermare che questa è la prova più eloquente e inconfutabile della sfrontatezza e della strumentalizzazione di un messaggio pubblicitario che ci fa vergognare per la parzialità e l’imbroglio di avere dimenticato la figura del Duce. Ha da passà a nuttata.

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