Una giornata di vita quotidiana a Roma. Si va la mattina presto al Policlinico per fare delle analisi cliniche. Il medico era stato categorico: "Vada al Policlinico e vedrà che farà tutto in un baleno. Pensi che c'è anche il posto di sosta per le autovetture come la sua in possesso del contrassegno di invalidità civile. Vada con fiducia". Queste erano state le ultime parole del medico di famiglia. Memore del fatto che l'ultima volta che andai al Policlinico alcuni posti erano stati occupati da vetture sprovviste del tagliando di accesso feci uno sforzo per convincermi che questa volta sarebbe andato tutto per il verso giusto. Alle ore sette e mezzo del mattino arrivo davanti allo spiazzo dell'Ospedale. Tutti i posti erano occupati da auto lasciate in modo disordinato sul piazzale. C'erano macchine con le ruote posteriori sui marciapiedi, con tre ruote sulle banchine, con una ruota davanti al passaggio per le carrozzelle, con tutte e quattro le ruote sul prato, addirittura alcune erano state posteggiate nelle aiuole accanto ai fiori. Insomma, regnava una grande confusione e tutto era regolato secondo le leggi del caso. Ma l'aspetto più grave era che tutti i posti previsti per la sosta ai portatori di handicap con contrassegno erano stati occupati da auto sprovviste del contrassegno medesimo rilasciato dal Comune di Roma. Quello che temevo si era ancora una volta verificato. E adesso come faccio, mormorai tra me? Un giovane che passava da lì, mosso a compassione, mi aiutò. Spostò la sua macchina e fece posto alla mia. Mi mossi con preoccupazione ma con risolutezza. Feci le analisi e subito dopo andai al Reparto segnalazione di disfunzioni e reclami. Mi presentai all'impiegata alla quale chiesi di farmi compilare la scheda di segnalazione, che riempii così: "Sono titolare di una concessione di parcheggio per invalidi civili. E' la seconda volta che non trovo posto perchè alcuni posti auto sono utilizzati da autovetture sprovviste di contrassegno rilasciate dal Comune di Roma. Chiedo che vengano verificati gli usi e gli abusi non consentiti a persone che non hanno titolo".
Consegnai la scheda e andai via deluso come sempre che le cose non sarebbero cambiate. Mi giunge notizia che ogni mattina nel piazzale dell'Ospedale i posti auto per portatori di handicap continuano ad essere occupati da chi non ne ha titolo e, fatto più grave, il personale di sorveglianza, compresi i vigili urbani, non fanno nulla per eliminare l'illegalità e il sopruso. Una vera ingiustizia.
mercoledì 11 luglio 2007
Furbetti romani anche negli ospedali.
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