domenica 1 luglio 2007


L'ennesimo filmato sui fatti di Genova del G8.

Sabato 30 Giugno 2007 la RAI ha trasmesso su RAI3 un filmato sui fatti di Genova che portarono, com'è noto, alla morte di un giovane contestatore perchè ucciso da un colpo di pistola sparato da un giovane poliziotto che stava difendendosi dalle aggressioni della piazza. Questi i fatti e passiamo alle opinioni.
Sarà stato il caldo, sarà stato lo sciopero dei giornalisti, sarà stata l'astinenza di informazioni, sarà stato un blitz della redazione perchè sollecitata da qualche parlamentare interessata alla vicenda, fatto sta che il filmato mandato in onda nel programma Blob della serata è stato un inno alla piazza del G8. Mai avevamo visto un programma così sfacciatamente di parte e fazioso. E' incredibile come i sostenitori della contestazione violenta e della distruzione delle strade e della città di Genova del 2001 siano riusciti ad apparire come agnelli mansueti malmenati dal lupo cattivo, cioè dalla polizia. Che quest'ultima abbia delle responsabilità nei fatti sarà la magistratura ad accertarne le responsabilità. Ma che si tenti di condizionare l'attività dei magistrati con programmi televisivi rozzi e di parte ci sembra che sia l'ultimo cattivo esempio di pessima televisione. Un Presidente della RAI che è stato anche Presidente della Commissione parlamentare sulla RAI medesima che lascia fare cose del genere la dice lunga sulla crisi RAI. E' lecito pensare a un legame tra la crisi della RAI e i successi di Mediaset. Come mai si verifica questa accoppiata che ha dell'incredibile? Semplice. La casta politica italiana non solo è casta ma anche della peggiore. Preferisce aiutare la concorrenza piuttosto che lasciare il campo alla professionalità e alla competenza di un giornalismo come quello della BBC che non è condizionabile dai partiti e dai parlamentari. Lo spezzatino della RAI (un canale a me, un canale a te, un canale a lui e altri sul satellite a loro) è quanto di più disgustoso si possa vedere in giro per il mondo intero nel campo dell'informazione. D'altronde, da un paese come l'Italia che ha la casta politica formata da gente che proviene dal partito comunista da un lato e dalla vandea della destra più retriva dall'altra, cosa ci si sarebbe potuto aspettare di meglio? Il Direttore di RAI3 e il Presidente della RAI si vergognino a fare della RAI una vetrina degli interessi privati di violenti contestatori mascherati da carnevale o di partiti politici che fanno quello che vogliono nelle "loro" reti. Siamo alla frutta.

Nessun commento:

Support independent publishing: buy this book on Lulu.