giovedì 22 luglio 2010

Inchiesta della magistratura su “politica e malaffare” del partito di Berlusconi.

Non diciamo nulla di strano se ricordiamo alcuni fatti che stanno interessando diverse Procure giudiziarie a proposito di alcuni uomini di potere del partito del Presidente del Consiglio. E’ ovvio che qui non ci saranno pronunce sommarie, né dichiarazioni di colpevolezza generalizzate nei confronti di chicchessia. Sarà la magistratura, e solo lei, a decidere i risultati delle sue indagini. Qui si vuole soltanto porre in evidenza l’aspetto politico e aetico che i fatti propongono all’osservazione imparziale di chi ha un piccolo spirito di indagine critica. Si tratta, per l’ennesima volta, di fatti immorali e indecenti che si ripropongono come un motivetto già conosciuto e che si ripete sempre allo stesso modo. Una intercettazione telefonica permette ai giudici di indagare su sospetti di malaffare il cui risultato è il rigonfiamento corposo dei conti correnti di faccendieri politici dell’area di Berlusconi che crescono a dismisura in numero e in qualità, appropriandosi illegalmente di milioni di euro con una facilità sorprendente. Noi non ci scandalizziamo se autorevoli personalità del mondo della cultura, della finanza e dell’economia hanno, come si suol dire in questi casi, “fatto i soldi”. Non siamo né invidiosi, né vogliamo impedire che ciò si verifichi. Se un cittadino italiano è bravo, ci sa fare perché lavora bene e i soldi li fa in maniera onesta e paga le tasse non c’è assolutamente nulla da ridire. Anzi. Ce ne fossero di questi novelli Stakanov. Ci mancherebbe altro. Ma se si è politici di una qualsivoglia maggioranza di governo, con posti di alta responsabilità sul piano dell’organizzazione nazionale di partito e si viene intercettati dalla magistratura con dichiarazioni di bonifici di milioni di euro che passano da un faccendiere all’altro e alla fine si ritrovano nel loro conto corrente bancario (stiamo parlando esplicitamente del Coordinatore nazionale del Pdl Denis Verdini) allora, se permettete, qualcosina vogliamo dirla! Ricordate l’ex ministro Scajola? Si era scoperto che qualcuno gli aveva pagato quasi per intero l’appartamento romano di fronte al Colosseo. La risposta goffa e imbarazzata del Sig Scajola fu: “devo indagare chi mi ha pagato la casa”. Noi che siamo normali cittadini da una dichiarazione del genere ci siamo sentiti presi in giro due volte dal Sig. Scajola e, soprattutto, abbiamo pensato che cose del genere non si erano mai viste in nessuna epoca storica italiana. L’Italia ha dovuto aspettare centinaia di anni per ascoltare simili tentativi di presa in giro. Adesso c’è l’On. Verdini che si trova in una analoga situazione. La magistratura scopre versamenti da capogiro sul suo c/c e lui cosa dice? Afferma che quei 2,6 milioni di euro sono frutto di sacrifici e di rinunce per metterli da parte per il futuro. Domanda: 2,6 milioni di euro, ovvero cinque miliardi di vecchie lirette, frutto di sacrifici e di rinunce? Ma questo vuol dire prendere in giro la gente! Com’è possibile risparmiare 2 600 000,00 euro da uno stipendio? Ci viene in mente quante volte abbiamo letto sui giornali di famiglie e pensionati che guadagnano cinquecento o mille euro al mese e non riescono ad arrivare a fine mese e poi un politico, facente parte del facoltoso entourage del ricchissimo sultano Silvio Berlusconi, si permette di affermare che si possono risparmiare duemilioni e seicentomila euro come se fossero bruscolini. La verità? “Dall’inchiesta emerge intorno al potere di Silvio Berlusconi una rete affaristica che somiglia a quella dei primi anni ‘90”. Non lo diciamo noi ma lo abbiamo appreso dal CdS, a pag.9 del 22 luglio del 2010, i cui giornalisti ne sanno sicuramente più di noi. Come vogliamo concludere questo post? In una maniera forse banale, ma chiara e soprattutto logica. Chi ha permesso, con più del 15% dei voti dati alla lista di Berlusconi, di creare la rete affaristica di questi politici con poca morale, molta sfrontatezza e un’alta predisposizione all’imbroglio? Per caso gli Eminentissimi et Eccellentissimi Cardinali di Sacra Apostolica e Romana Chiesa Cattolica? A voi la risposta su un tema sempre più sconcertante dell’attività poco spirituale di sostegno alla politica berlusconiana. Ascolta, taci e realizza dice un vecchio adagio del tempo che fu.

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