giovedì 4 novembre 2010

Il Cacciatore e il Cacciato.

Sta finendo in burla. Diciamo che era prevedibile. In piena commedia all’italiana si sta verificando una di quelle rappresentazioni sceniche comiche che neanche Ridolini avrebbe fatto di meglio. Dunque, la Procura di Milano fa degli accertamenti sul caso della giovane marocchina liberata dal Principe Azzurro Silvio Berlusconi mediante una telefonata e afferma che il Presidente del Consiglio non può essere incolpato di nulla. In pratica, la faccenda è chiusa. L’avvocato Ghedini afferma che lui l’ha sempre detto che erano invenzioni mediatiche dei giornali di sinistra. Dunque, sessanta milioni di italiani sono stati presi in giro da una schiera di furbacchioni con una commedia all’italiana in cui si fa apparire Berlusconi una vittima dei media di sinistra. Ma stiamo scherzando? Non si è mai visto un Presidente del Consiglio telefonare a una Questura di notte per togliere dalla brace una sua amichetta minorenne dai facili costumi. E non c’è dolo è stato detto. Sarà, ma non si è mai visto nulla di simile. Addirittura leggiamo sui giornali che Berlusconi ha dichiarato che il Presidente della Camera Gianfranco Fini non è mai stato cacciato dal Pdl: "al massimo si è autoescluso" ha commentato con candore come sa fare solo lui. Ci domandiamo: e la polemica tra i due cofondatori del Pdl, vista in diretta da milioni di italiani nell’ultima Direzione del Pdl, in cui Fini alzandosi in piedi davanti a Berlusconi che lo incalzava disse "e allora che fai, mi cacci"? Pochi giorni dopo, in verità, Berlusconi lo cacciò via. E adesso vogliamo fare finta di nulla? “Ma mi facci il piacere” diceva in casi simili Totò, con un po’ di ironia. In Europa e nel mondo, con questo Berlusconi, oltre che la serietà abbiamo perduto anche la faccia. Ma quello che ci colpisce di più in tutto questo ciarpame è il rumoroso e assordante silenzio della Chiesa Cattolica che su questo evento di sporcizia morale non ha nulla da dire. Che tempi!

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