sabato 23 luglio 2011

Amy Winehouse se ne è andata a modo suo.

Una delle poche voci di talento internazionale ha lasciato questo mondo in cui non poteva più vivere serenamente. Trasgressiva a tutti i costi, anticonformista, autodistruttiva, testarda nelle sue scelte quasi sempre sbagliate, ribelle da tutti i punti di vista la Winehouse è andata via a causa e per mezzo delle sue debolezze. E’ un peccato. Noi la rivediamo come nella foto del post, giovane e bella, senza quegli orribili capelli degli ultimi anni, mora come una bella ragazza calabrese, dalla voce straordinaria, unica. Ci dispiace ma tutti sapevano che sarebbe andata a finire così. Ci ha lasciato tante belle canzoni. Una ci ha sempre colpiti per la profondità musicale che è riuscita a trasmettere a tanti appassionati di musica jazz. Il titolo non poteva non essere che questo: Love Is A Losing Game. Ciao, Amy. Eri bella, giovane e piena di talento, ma avevi troppa ribellione dentro. E il talento da solo non basta. Ci mancherai.
Pubblichiamo di seguito una lettera di una sua ammiratrice che le ha scritto nel lontano 2008 per manifestarle la sua solidarietà:
«Mia cara, permettimi di chiamarti così, anche se non ti conosco di persona! Conosco solo la tua voce e non ho parole per descriverla. Non seguo molto la musica, ma, quando ascolto un brano sono in grado di apprezzare le qualità dell’artista e tu ne hai molte. Anch’io, tanto tempo fa, studiavo canto e con buoni risultati, ma, per volere della famiglia ho dovuto interrompere. Mi è dispiaciuto molto perché il canto è libertà, forza e poesia. Sono certa che tu lo sappia molto meglio di me, perché riesci a modulare la tua voce come vuoi e quando vuoi. Sei un vero miracolo! E, da quando ho appreso dai giornali che la tua vita è stata messa, più volte a dura prova dalla droga, sono rimasta profondamente amareggiata. Permettimi di dirti che è un vero peccato consentire alla droga di aggredire la tua esistenza quando, invece, potresti condurre una vita serena, continuando a regalare ai tuoi fans tanta buona musica.
Non conosco i motivi che hanno indotto sia te sia il tuo compagno a percorrere strade pericolose, ma, voglio sperare che qualcuno da Lassù possa farvi comprendere per tempo quante meraviglie vi attendono ancora nella vita, le stesse di fronte alle quali, un giorno, esclamerete insieme : “siamo stati degli scellerati a non accorgerci di questo mondo: il calore dato dalla presenza di un vero amico, di un familiare, del sorriso di un bimbo, di un panorama, di un bel tramonto, dello sguardo calmo di un anziano, di una guarigione, etc. etc. L’elenco è lungo e, se lasci volare il pensiero, potrai aggiungere da sola tante altre immagini! Voglio augurarti un mondo di bene, di salute e di successi. Sarò felice quando apprenderò che hai ripreso in mano le redini della tua vita, perché capace di guidarla nelle giuste direzioni.
Sarei contenta se un domani potessi conoscerti di persona. Mi chiamo Marilina. Vivo insieme alla mia famiglia a Roma e, al momento, mi accontenterei anche di un tuo saluto trasmesso al mio indirizzo di posta elettronica. Ti voglio bene. Vivi.» [Ascolta la canzone]

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