«Si. Le ho dato fuoco quando era ancora viva». Questa è la confessione traumatica data dall’omicida. Lui diciassette anni, lei sedici. Due vite stravolte. Una stroncata, l’altra rovinata per sempre. Non facciamo neanche i nomi della vittima e del suo assassino. Non vale la pena. Quello che ci interessa è, viceversa, quali sono state le cause e perché non si è potuto evitare il dramma. E qui casca l’asino, perché ad essere responsabili del fenomeno siamo noi tutti e l’intera società che da anni osserviamo il problema e mai siamo intervenuti per stroncarlo. Parliamo adesso dei mandanti. Guardate che è inutile che facciamo i finti tonti: siamo, sono e saranno sempre definiti mandanti tutti coloro che non hanno rimosso né le cause, né hanno previsto le conseguenze per la loro inazione. Intanto il luogo: Corigliano Calabro, ovvero quel profondo sud che ancora oggi non ha mai preso un solo provvedimento per cambiare mentalità. Appunto la mentalità, cioè il modo di pensare i rapporti e le relazioni tra gli individui che prevedono l'assassinio, spesso per vendetta, come peculiarità caratteristica dell’ambiente socio-economico. Intendiamoci, anche altre regioni soffrono dello stesso male ma la statistica in questo caso discrimina e pesantemente. Perché in Trentino o nel Friuli questi casi sono rarissimi mentre in altre parti dell’Italia sono più frequenti? Dunque, tutti noi e in questo caso tutti i calabresi dovrebbero sentirsi colpevoli di non avere fatto nulla, o poco, per educare e formare le nuove generazioni ad essere differenti dai loro padri. Guardate che la faccenda è grave. Ci saremmo aspettati che si riconoscesse la responsabilità diretta e/o indiretta di politici, educatori, operatori sociali e delle istituzioni che continuano a non fare nulla per risolvere il problema, che è un problema culturale ed educativo. E poi il Parlamento, i partiti, le Assemblee regionali, provinciali e comunali che non fanno abbastanza per rimuovere le cause, che sono cause di tipo culturale prima che sociale ed economico. La stoccata più forte la riserviamo ai politici di sinistra, di destra e di centro. Tutti, nessuno escluso. Mai hanno affrontato il problema delle cause della violenza nel paese. Mai. Dovrebbero tutti vergognarsi. Adesso ci sono due famiglie distrutte per opposti motivi. Tutti i politici delle passate legislature dovrebbero vergognarsi. Dal punto di vista morale sono correi e mandanti. Più concretamente sono vigliacchi, perché non hanno saputo prevedere e rimuovere gli ostacoli dovuti esclusivamente alla loro inazione.
lunedì 6 maggio 2013
Gianni Alemanno Sindaco di Roma: fallimento annunciato e certificato.

Lo diciamo subito, senza giri di parole: è necessario bocciare Alemanno e non votarlo più per il rinnovo a Sindaco di Roma. Ha già fatto abbastanza danni. Quest'uomo nella sua insipienza è riuscito a creare, sugli errori dei suoi predecessori, una situazione di emergenza drammatica che è sotto gli occhi di tutti. E' semplicemente disgustoso scrivere dei suoi risultati nel ruolo di Capo dell'Amministrazione. Sconcertante e vergognosa è stata la sua inazione. Ha lasciato andare in cancrena alcuni mali capitolini. Proviamo disgusto nel descrivere lo stato comatoso in cui ha ridotto la capitale dopo cinque lunghi anni di desolante inattività. La sua latitanza nel risolvere i problemi è forse una delle immagini più crude e crudeli del peggior berlusconismo mischiato di inefficiente neofascismo. A Roma si vive in perenne emergenza. In cinque anni l'Amministrazione capitolina del Pdl non solo non ha fatto nulla di buono ma addirittura ha peggiorato le cose e invece di andare avanti è andata indietro come i gamberi. La vita dei cittadini è peggiorata di molto. E siccome vogliamo essere chiari, onesti e trasparenti elenchiamo alcuni suoi errori e difetti (non tutti, altrimenti per elencarli ci sarebbero volute le pagine di un tomo della Enciclopedia Treccani) del suo modo di amministrare la città.
1.Strade di Roma: sono peggiorate in modo indecente. Buche, asfalto che si stacca a pezzi, dossi, canaline ostruite, marciapiedi abbandonati, strade che sembrano più la capitale di un paese dell'est europeo dopo la fine del comunismo che la capitale dell’ottavo paese occidentale al mondo.
2.Ha aumentato l'IMU in modo indecente. Mai visto un Sindaco del genere. Blatera contro Monti e le sue tasse e poi aumenta a dismisura l'aliquota massima comunale. Un esempio raro di incoerenza.
3.Vigili inesistenti in strada nei posti dove servirebbero. La cosiddetta “Polizia Municipale” o “Locale” è efficiente solo nell'abbigliamento ma mai nelle mansioni che dovrebbe espletare. Una massa incredibile di personaggi inadeguati al ruolo non fanno mai alcuna azione educativa, preventiva e/o repressiva. L’unica cosa che sanno fare, e bene, sono “i fatti loro”. Impreparati, aggressivi con i cittadini, totalmente mancanti di imparzialità, sprovveduti nel tatto e nel ruolo, hanno sempre cercato di evitare fastidi e impegni per multare coloro che avrebbero dovuto essere multati . Le sole multe che fanno sono solo per i divieti di sosta. Un fallimento totale.
4.Trasporti inefficienti e discontinui. Ci sono zone di Roma dove vige ancora la logica che di Domenica e nei festivi alcune linee non fanno servizio. Non parliamo poi la mancanza totale di sensibilità delle politiche dell’ATAC nei confronti della cittadinanza. Un vero e proprio bollettino di guerra da sconfitti. Nel 2013 c'è un'ATAC che è una vergogna per come affronta in modo inadeguato la complessità del trasporto pubblico a Roma. Alemanno è stato l'unico sindaco della storia di Roma, a non far funzionare neanche la metropolitana di Roma, che è lo scandalo del secolo.
5.Servizi al cittadino delle Municipalizzate (ACEA, AMA, ecc..) che sono un affronto alla collettività. Errori a ripetizione per incapacità nella gestione dei rifiuti differenziati che siamo a livello di quarto mondo. Errori da dilettanti nel decoro della città.
Ci fermiamo qui. Una sola considerazione. Un sindaco serio e professionale a quest’ora avrebbe espresso la sua solidarietà alla cittadinanza viaggiando col trasporto pubblico. Noi pretendiamo che chi viene pagato con i soldi dei cittadini viaggi insieme ai cittadini, senza “alfette blu”, per solidarietà e per verificare le condizioni del servizio. Dovrebbe essere felice di stare con i suoi concittadini nei momenti più delicati come quando si viaggia da una parte all'altra della città. Un Sindaco serio a quest’ora avrebbe girato molte capitali europee e avrebbe copiato (non ha saputo fare neanche questo) ciò che di buono hanno fatto altrove. L’Alcade di Madrid nel giro di una sola legislatura ha trasformato la città da disordinata e sporca che era prima in un gioiello di perfezione che è adesso. E gli spagnoli sono come noi, mediterranei e non scandinavi. Lo ricordiamo agli smemorati che l'hanno votato alle ultime elezioni ricordando loro che gente come lui non merita di essere premiata con un altro voto alle prossime elezioni. Votate chiunque. Ma non lui.