mercoledì 15 maggio 2013

Tra commmedia e tragedia.


Tra un pagliaccio che canta e le menzogne dei giornali sui fatti di cronaca politica siamo arrivati a toccare il fondo della dignità di nazione che si riconosce nel contesto valoriale europeo. Ormai non è più una questione di polemica contro qualcosa o qualcuno. No. Ormai è una questione di democrazia e di libertà. Ci riferiamo ai vergognosi attacchi rivolti contro le istituzioni da parte dei sostenitori berlusconiani. In particolare, desideriamo sottolineare che la polemica politica pro o contro la magistratura sta trasformando il senso stesso della vita politica nazionale a un livello così basso da trasformare la realtà fino al ridicolo. Non è forse ridicolo il giornalista Giuliano Ferrara (quello delle bottigliette d'acqua davanti ai sagrati delle chiese) che si mette in testa una parrucca e canta sciocchezze contro il pm di Milano che ha chiesto sei anni di galera e l'interdizione perpetua dai pubblici uffici per Silvio Berlusconi? E non è forse ridicolo tentare di difendere il padrone di Mediaset dicendo che la magistratura di Milano, che sta processando il Capo del centrodestra, calpesta lo Stato e la Giustizia? L'unica cosa che costoro dovrebbero fare è vergognarsi. Stanno piegando il vivere normale della società in un vivere nell'emergenza continua di tutti contro tutti. Ministri che vanno a protestare contro i giudici di Milano, manifestazioni politiche a ripetizione contro la magistratura, etc. E tutto questo perchè? Per il semplice motivo che una sola persona si sente superiore a tutti gli altri. C'è un sostantivo preciso per definire questo stato di cose: fascismo berlusconiano.

1 commento:

Giancarlo ha detto...

Cerchiamo di capire di chi si sta parlando, se non altro almeno per "inquadrare" il contesto.
Si parla di un segretario, a suo tempo, della organizzazione giovanile del vecchio PCI di Torino, figlio tra l'altro dell ex Presidente della Provincia di Roma, Ferrara. Questa persona durante la sua segreteria era al soldo dei servizi segreti statunitensi, cosa mai smentita da lui , che durante un confronto a due con Sabina Guzzanti fu definito dalla stessa "fetecchia" insulto che trangugiò senza ribattere. Eppure il personaggio è di peso ! Ma trovò pane per i suoi denti.
Che abbia ritenuto elemento di rottura travestirsi è tutto un discorso ! Si travestì da giornalista, facendo bene il suo mestiere,lo apprezzammo tutti per i suoi servizi, poi grazie alle lusinghe della politica , lusinghe alle quali non aveva mai smesso di rispondere approda, come S. Paolo, folgorato dalla bellezza della democrazia alla destra dello schieramento politico italiano.
Visti i commensali al banchetto c'è ben poco da dire, con lui sono arrivati, certo non per lui, Brunetta, Bondi, Pera, Tremonti, Cicchitto, Sacconi,Rossella, e quanti altri transfughi di sinistra trovatosi tutti in buona compagnia con altrettanti "liberali" come Martino, Biondi, professionisti come Previti, professori della tanto decantata Bocconi.
Ciascuno di loro abbacinato dalla purezza della democrazia si è trovato a contatto con i portatori della destra italiana, quella che fino a pochi giorni prima esaltava la purezza ideologica del fascismo, rinnegata a dire la verità non appena la cosa fu necessaria.
Lei dice in apertura tra un pagliaccio che canta e le menzogne sui giornali. Ma..caro signore in questo Paese basta ripetere tante volte la stessa cosa anche la più incredibile che alla fine trovi sempre qualcuno che ci crede, cosa c'è di strano ? Tre reti televisive, tre quotidiani nazionali, reti radiofoniche e periodici avranno o no influenza ? Quindi se un giorno uno o tutti questi media ci diranno " un asino vola nel cielo della Capitale" crede davvero che nessuno alzi gli occhi al cielo ?

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