sabato 11 maggio 2013

La confusione della “politica dell’inezia”.


Che misera fine ha fatto la politica in Italia. Abbiamo un Parlamento formato da un partito del centrodestra, il Pdl, guidato da un pluricondannato che ha imposto nei ministeri chiave del nuovo Esecutivo persone impresentabili. Poi c’è il Pd, ovvero il partito di centrosinistra del “non si sa che cosa sia” tanto da non avere neanche una guida che si è auto-ammorbidito tutto in una volta, come un biscotto pavesino immerso in una tazza di latte caldo. A seguire c’è il M5S. Doveva cambiare l’Italia. Dai no a ripetizione è il partito che ha un capo che insulta tutti e poi rifiuta qualunque proposta di cambiamento. Semplicemente demenziale. C’è anche Sc di “Monti-Casini-Eccetera” un inutile partito che vaga nel nulla parlando di niente e dicendo sempre si a tutti, a destra e a manca. Dimenticavamo il partito della Lega che fu di Bossi, quello della secessione e di “Roma ladrona”. Non si sa più che cosa voglia. Il nuovo Segretario (“nuovo” si fa per dire) dice di volere la “Macroregione del Nord” per che cosa non è chiaro. Poi c’è il partito dei FdI, che non è Fli, ma dei “Fratelli d’Italia” sui quali tacciamo per carità di Patria. Infine, a seguire ci sono i partiti e i partitini dello "zero virgola qualcosa" che non vale la pena nominare per non perdere tempo. Si tratta di persone fantasma che esistono perché ancora vige il porcellum. Sono quelli della sinistra massimalista che vagano nella notte a “gruppetti di uno” credendo di essere uno squadrone. Cose da senzatetto e senzacasa. Ecco cos'è la politica oggi in Italia. La confusione del nulla mischiata con il niente. Non c’è un progetto politico per un’Italia che sia partner credibile, e Nazione come le altre, a livello internazionale. Non c’è una proposta seria di introdurre severità, competenza e merito nella società. Non c’è nessuna idea di volere mettere ordine nell’imbroglio delle Caste e delle Lobbies che vivono da parassiti nella società italiana. C’è da mettersi le mani nei capelli e chiedersi: ma com’è stato possibile? Ai posteri l’ardua sentenza.

1 commento:

Giancarlo ha detto...

Nelle civiltà classiche si attribuiva al Fato la responsabiltà dei destini umani. Il Fato nel nostro sciagurato caso non ha nessuna responsabilità. Questa è nostra, con le nostre decisioni abbiamo contribuito in maniera determinante alla cosa.
Esaminiamo, così come lei chiede, la situazione, un partito, che appartiene di fatto ad un condannato, in prima e seconda istanza, siede al governo, ed ha preteso il ministero della Giustizia, per quanto sono sicuro non avrà vita facile nei suoi programmi di modifica dei codici. L'unica cosa che interessa al "padrone".
Un partito, quello PD , che al momento è paragonabile al filosofo greco, solo che non cerca solo l'uomo ma anche il partito, diviso come è dalle varie "anime" che ancora si definiscono "ricchezza".
Un "centro" deludente come non mai dopo la prima cavalcata vittoriosa, nei primi mesi del 2012, con altissimi consensi si è smosciato è ed diventato oltre che inconsistente anche inconcludente, tanto che il suo leader è disceso nell'ombra così totale da paragonarsi all' Ade, l'ombra !
Il rivoluzionario, l'unico che ha avuta la possibilità di mettere le mani sulla, appunto, rivoluzione, ha scelto la strada del del no a tutto ! Nel frattempo, vedi Report di ieri, c'è la folla di personaggi che predicano moralizzazione nella vita politica.
Ecco, cosa c'entra i Fato in tutto questo ?
Nulla !! Siamo noi gli artefici di tutto, siamo noi quelli che hanno in mano l'unica arma che potrebbe spezzare il circolo vizioso, ma non la usiamo, o almeno la usiamo male, a nostra unica discolpa però debbo mettere sul piatto della bilancia c'è la pessima offerta, della politica, ecco ad un Popolo che della mediocrità e dell'individualismo ha fatto il suo credo si offre proprio questo , mediocrità ed individualismo frammisto alla peggiore forma di parassitismo. Quello politico.
Che diranno i posteri ? Ci saranno ? Questa è la domanda ! Ci sarà una generazione , dopo di noi, che avrà una pensione decente dopo una vita da disoccupato, o da perpetuo precario ? Ci sarà una generazione , dopo di noi, che riuscirà a pagare il debito, mostruoso, che la nostra lascia ? Vorrei sbagliare ma credo di no.. avranno altro da fare che emettere sentenze, avranno da maledirci !!

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