sabato 3 aprile 2004

Il problema dei rifiuti: una emergenza ineliminabile oppure un segno di inettitudine?

Mi sembra giunto il momento di finirla con gli atteggiamenti di compromesso e di tolleranza che in genere si ha su molte questioni che coinvolgono la salute e la vita dei cittadini onesti di questo paese. E' giunto il momento di parlare chiaro una volta per tutte e di dire le cose come stanno senza giri inutili di parole. La storia dei rifiuti di Napoli, ma in generale di molte altre città, è da considerare un cattivo esempio e un pessimo modello di comportamento della società italiana. Ricapitoliamo la vicenda. La spazzatura prodotta dai cittadini invece di essere prelevata da chi è pagato regolarmente a fare questo lavoro e portata nelle industrie di smaltimeno, dalle quali si ottengono lavorati riciclati, combustibili per la produzione di energia e posti di lavoro per i cittadini onesti, la si lascia per strada a marcire. Cosa succede? Che non solo non si realizza il ciclo virtuoso della raccolta, lavorazione, smaltimento e produzione di risorse, ma addirittura si costringono i cittadini a subire ricatti da parte o di gruppi di squallidi individui che vogliono lucrarci sopra o, peggio, da mascalzoni della malavita organizzata.
Cosa dovrebbe succedere a questo punto se la società italiana fosse una società seria? La Magistratura dovrebbe intervenire arrestando tutti coloro i quali a diverso titolo impediscono il normale funzionamento del ciclo di smaltimento dei rifiuti, condannandoli in maniera esemplare al carcere. Invece che si fa? Per la gioia e lo spettacolo dei media e per la inettitudine di una società populista e accattona, tutto marcisce sui marciapiedi, compresa la dignità e la serietà di un paese che è sistematicamente ricattato da politici di destra e di sinistra. Adesso si mette anche il Signor Pannella che con il suo sciopero della fame e della sete vuole imporre la scarcerazione di un condannato con sentenza definitiva contro il parere del Ministro della Giustizia. Per non parlare di tutto quel giro di amici che ruotano intorno ai circoli della sinistra politica, del cosiddetto volontariato e di tanti altri che spendono energie e risorse per scarcerare subito un detenuto come se non ci fossero problemi piu' gravi che attendono alla loro risoluzione. Che spettacolo puzzolente!

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