venerdì 16 aprile 2004

A proposito di pessimo gusto di certa stampa nelle vicende relative all'assassinio dell'italiano ucciso dai terroristi in Iraq


«Un missile sparato ieri dagli americani ha colpito la casa dove vivevano una donna e i suoi due figli. Nessuno dei tre ha avuto il tempo di dire qualcosa, neanche 'vi faccio vedere come muore un iracheno'».
L'ha scritto in prima pagina, col titolo "Neanche", il giornale di sinistra-sinistra "Il Manifesto". Una sola osservazione. Ci sono cose che nella vita si possono sempre fare e sempre dire. Ci sono cose che si possono sempre fare ma non sempre dire. Lo scherno del Manifesto è una di quelle poche cose che in questa triste e angosciante vicenda si sarebbe potuta tacere, con stile e senza perdere nulla nell'informazione. Invece così non è stato. Il pessimo gusto, nella sinistra-sinistra rimane sempre il piatto forte della sua dieta giornalistica. Peccato, il Manifesto ha perduto un'ottima occasione per non offendere la memoria di un cittadino che si è trovato in una vicenda di cui non ha avuto alcuna responsabilità. E' sempre la stessa storia: chi sembrava essere un mediocre si è alla fine rivelato un coraggioso e chi credeva con molta presunzione di aver trovato la scorciatoia per irridere gratuitamente chi non la pensa come lui alla fine si è rivelato un inutile dileggiatore.

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