venerdì 17 dicembre 2004

Bari o dilettanti?

E così il centrodestra ha barato. In un modo o nell’altro ha fatto una cosa che non avrebbe dovuto fare: tentare di imbrogliare.
Questo governo aveva detto molto chiaramente che la legge inerente al nuovo ordinamento giudiziario della magistratura era una legge ineludibile, necessaria e, fra tutte quelle possibili, la migliore. Invece, è stata bocciata e rimandata alla Camera dal Presidente della Repubblica per palese incostituzionalità. Fatto grave. Gravissimo. E non è la prima volta che succede a questa maggioranza. Ora delle due l’una: o la legge è stata approvata sapendo che non era costituzionalmente corretta, oppure la legge è stata approvata sapendo che era anticostituzionale. Vediamo la differenza di ragionamento nei due opposti casi. Se i deputati del centro-destra, i capigruppo e l’intero governo (compreso il Vicepresidente Follini) non sapevano che era anticostituzionale mi chiedo cosa fanno tutti questi Signori, dilettanti della politica, in Parlamento? Si tratterebbe in questo caso di incapaci superpagati che non dovrebbero essere in quel luogo, a fare quel lavoro. Se questi Signori sono degli inetti, ignoranti e incompetenti vadano a fare i Consiglieri comunali in qualche piccolo comune. Almeno là, dilettanti come sono, non produrrebbero danni gravi. Se, viceversa, sapevano che le norme che stavano approvando erano suscettibili di anticostituzionalità, il fatto è ancora più grave perché si tratterebbe di deputati immorali, spudorati e imbroglioni che stavano approvando una legge indecente che avrebbe svilito, in modo scandaloso, lo Stato. In ogni caso ne esce una sola considerazione conclusiva: la maggioranza politica che ci governa è dannosa per il paese. Ma se il centrodestra non ride, il centrosinistra piange. Anzi, fa piangere. Qui, invece di iniquità e di imbroglio ai danni dei cittadini, vi è la inaffidabilità politica di un intero schieramento alternativo che riguarda due categorie: il metodo e il merito. Nel metodo, perché i leader dell’opposizione, invece di sentirsi uniti e abbracciati in un unico slancio a difesa della moralità del Paese contro la maggioranza immorale berlusconiana si fanno la guerra su fatti e personalismi che francamente fanno cadere le braccia. Nel merito, perché vengono fatte delle proposte politiche bislacche, che sono di un estremismo che c’è da vedere nero nel prossimo futuro. E intanto la Spagna se la ride. Ieri è stata affidata a Saragozza l’organizzazione dell’Expo 2008. La città spagnola ha battuto alla grande la città di Trieste. Non è vero che il motivo è che gli spagnoli sono più bravi degli italiani. Il fatto è che all’estero, quando si parla di inaffidabilità di un paese, sono tutti concordi nel ritenere che in quel paese si parla la lingua di Dante. Paradossi della cultura e conseguenze funeste di una classe politica incapace e inaffidabile.

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