venerdì 18 agosto 2006

La lingua batte dove il dente duole: ma è possibile essere così scopertamente in mala fede?

"Il Giornale" del 18 Agosto 2006 pubblica un articolo che la dice lunga sulla buona fede dei giornali di centrodestra (ma anche quelli di centrosinistra non scherzano) a dire le cose secondo verità e onestà. L’articolo è intitolato “Fisco, autonomi contro Prodi: sull’evasione il premier sbaglia” e pone al centro dell’attenzione l’idea che a evadere le tasse non siano tanto i lavoratori autonomi quanto i lavoratori dipendenti, i quali sono accusati dall’articolista che svolgendo un secondo e in molti casi un terzo lavoro sono quelli che dovrebbero essere perseguiti con maggiore vigore (più degli autonomi). Si arriva così al paradosso finale: “Il governo, è la conclusione degli artigiani, non guardi soltanto al lavoro autonomo”.
Questi i fatti e passiamo alle opinioni. Il primo impulso, dopo aver letto l’articolo, è quello di una profonda irritazione non tanto contro l’articolista, chè fa il suo lavoro e “deve buscarsi la pagnotta”, quanto contro il Direttore di quel giornale che fa il gioco del centrodestra in modo così scoperto che è sconcertante come non si vergogni per questa operazione di trasformazione della realtà, di scorrettezza e di malafede evidente nel giudicare i lavoratori dipendenti come quelli che evadono il fisco. E’ mai possibile che si possano inventare frottole del genere pur di fare gli interessi degli autonomi, potenziali elettori del centrodestra? Possibile che si possano mettere sullo stesso piano un autonomo che secondo l’ISTAT guadagna l'irrisoria e impossibile cifra di 5000,00 euro di reddito annuale e un lavoratore dipendente che paga per intero il 100% delle tasse? Ma certi Direttori di giornali la serietà ce l’hanno o fanno finta di averla?

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