Il fatto. Inaspettatamente il Ministro Tremonti ha accordato agli insegnanti di IRC, cioè agli insegnanti di religione cattolica che operano nelle nostre scuole statali, aumenti consistenti giustificati dal Ministro come “perequativi”. In poche parole gli insegnanti di religione cattolica, laici o reverendi, avranno nelle prossime buste paga circa 220 euro in più con circa diecimila euro di arretrati.
La sorpresa. In primo luogo l’autorizzazione a pagare è stata sorprendentemente immediata e senza far trapelare nulla in precedenza. Ci ricorda le famose leggine che venivano approvate nel mese di agosto quando tutti gli italiani erano in ferie e poco attenti ai fatti governativi. Mai visto un Ministro del Tesoro che senza informazioni di qualunque tipo e senza un minimo di contrattazione pubblica e di informazione, di soppiatto, decide di aprire i cordoni della borsa e regalare un bel po’ di soldini. Tremonti, com’è noto, è il ministro del tesoro più inaffidabile d’Italia, perché quando doveva rispettare degli impegni presi in precedenza non li ha rispettati mentre adesso che non c’erano impegni paga. Il suo metro di misura della spesa pubblica è un metro che si accorcia e si allunga a suo piacimento. Soprattutto è un metro che è sensibile o meno ai desiderata delle gerarchie cattoliche. Quando tratta con i soggetti deboli (precari e statali che fanno il loro dovere) fa il duro, mentre quando decide nell’interesse dei forti (Chiesa cattolica e amici di cordata) fa il moderato. Un personaggio squallido e fazioso come pochi.
La decisione politica. In realtà si tratta dell’ennesima “benevolenza di scambio” del governo Berlusconi a favore della Chiesa cattolica. Si tratta di una pessima notizia, che ci intristisce e ci irrita per il forte contenuto anti-etico, immorale e di palese ingiustizia che esso veicola. Dà ad alcuni (gli amici) e toglie ad altri (i lavoratori dipendenti). La decisione presa alimenta la polemica sui privilegi assegnati dallo Stato in questi ultimi anni a chi insegna religione cattolica. La notizia è anche amara. Non la avremmo mai voluta commentarla se non fosse per lo scopo dichiarato di questo blog di denunciare tutte le violazioni dell’etica e del senso di giustizia che quotidianamente si verificano in Italia soprattutto quando ad essere parte in causa è il potere politico, sempre più distante dalla logica dell’equità e della imparzialità. Si tratta di una notizia che fa veramente male, per la palese valenza di prevaricazione e di parzialità che essa diffonde ai danni dei più deboli. L’aspetto politico rilevante è, comunque, ancora peggio della stessa notizia per la contrarietà che essa produce in chi assiste a questo scambio di favori che conferma ancora una volta l’eccellente rapporto privilegiato esistente tra Berlusconi e la CEI dell’Eccellentissimo ed Eminentissimo Cardinale Bagnasco. Il rapporto funziona tanto bene che i due, Berlusconi e Bagnasco, non si incontrano quasi mai, per non dare nell’occhio. E’ l’ennesima conferma del tornaconto diretto che viene alimentato tra i due soggetti , che noi definiamo scandaloso. L’”inciucio” funziona benissimo e la reciprocità dello scambio è evidente.
Le conseguenze etiche. Mentre migliaia di precari con famiglie sulle spalle da anni sono in attesa di un riconoscimento economico, la polemica sui privilegi assegnati dallo Stato in questi ultimi anni ai docenti di religione cattolica non solo non viene appianata e moderata ma addirittura viene esaltata , aggiungendo ingiustizia a ingiustizia. Noi siamo increduli davanti alla sfrontatezza di questo governo. Un governo mariuolo che toglie ai poveri per dare ai ricchi (come per esempio la proposta disgustosa di Berlusconi di creare due sole aliquote fiscali onde permettere ai ricchi di pagare meno tasse) si era visto solo durante la monarchia dei Savoia. Ma rimaniamo ancor più attoniti per la disuguaglianza di trattamento economico ed amministrativo ai danni degli altri insegnanti, che sono molti di più dei pochi fortunati che vestono o meno la tonaca. E’ inaccettabile che Berlusconi abbia permesso ai docenti di religione cattolica l’accesso al ruolo a vita di insegnanti statali senza aver imposto loro di fare la stessa trafila fatta dagli altri docenti. Noi continueremo a denunziare questa partigianeria che definiamo immorale.
lunedì 18 gennaio 2010
Il do ut des di Berlusconi con la Chiesa cattolica: nella scuola statale aumenti consistenti solo ai professori di religione.
Iscriviti a:
Commenti sul post (Atom)
Nessun commento:
Posta un commento