giovedì 18 febbraio 2010

Cattiva stampa, malafede degli ambientalisti e disinformazione.

Sappiamo chi sono gli italiani e cosa preferiscono leggere sui quotidiani. Certamente non prediligono gli articoli seri, o i resoconti di dibattiti tipo quelli che si possono ascoltare sulla BBC, che analizzano con serenità problemi importanti per la società. Da noi imperano o il gossip, ovvero la versione spazzatura di quello che una volta si chiamava sfavorevolmente l’informazione “per le sartine”, oppure gli scandali che nel nostro paese abbondano e non conoscono crisi. Dunque, sarà sfuggita a molti la notizia che il Presidente degli USA, il democraticissimo Obama, apre al nucleare dichiarando che è pulito e sicuro. Ha detto proprio così. Il Presidente della più grande democrazia del mondo ha annunciato che chiederà un prestito di 8,3 miliardi di dollari per altri due reattori. La ragione l’ha condensata in una sola riga, affermando che : “è la strada per soddisfare il crescente fabbisogno di energia e prevenire il cambiamento climatico”. Cosa dire di questa notizia? Noi non crediamo che l’ex ministro Pecoraro Scanio, napoletano e verde doc della sinistra italiana, sarà d’accordo. Tuttavia non può accusare Obama di essere il rappresentante di un governo di destra, reazionario e conservatore. Stiamo parlando di Obama, mica di George Bush. Dunque? Semplicemente si omettono le informazioni e la comunicazione politica non tratterà, se non in modo ideologico, questo fatto. Ne parliamo qui esplicitamente perché in merito a questo fatto vogliamo svelare la disinformazione e la malafede degli ambienti politici di sinistra. In genere da noi i politici di sinistra parlano di energia senza sapere un’acca di questioni energetiche. In poche parole più sono ignoranti di scienza e più sono contrari all’energia nucleare. La loro è una posizione ideologica dovuta più al credo filosofico che a logiche scientifiche. D’altronde, che le armi e i ragionamenti di questi piccoli sabotatori della verità sono spuntati lo si sapeva da anni. Infatti , nella confinante Francia esistono ben 59 centrali, dico cin-quan-ta-no-ve , mica una o due, in USA 104, in Giappone 53, ecc. I reattori nucleari nel mondo occidentale conosciuti fino ad oggi sono ben 439, la maggior parte dei quali concentrati nel continente nordamericano (Usa e Canada) e il resto in Europa. Come la mettiamo? Per caso tutti questi governi che hanno deciso di investire nel nucleare sono stupidi e noi italiani, invece, siamo i soli intelligenti al mondo? Sul piano della logica poi ci basterebbe fare questo semplice ragionamento che “tutti i paesi industrializzati del mondo le costruiscono mentre solo noi no” per diffidare della giustezza della posizione politica degli ambientalisti. Adesso, entrambe le candidate alla poltrona di Presidente della Regione Lazio, si sono dichiarate contrarie alla costruzione di centrali nucleari. Piccola differenza è che mentre la Bonino (di sinistra) è contraria in assoluto la Polverini (di destra) è contraria solo a che si costruiscano nel Lazio. Fuori da questa regione possono fare quello che vogliono. Che bei ragionamenti. E poi dicono che abbiamo il peggior sistema politico del mondo. Certo, con questi politici che argomentano in questi strani modi, l’una per ideologia e l’altra per cinismo e convenienza, non si ha fiducia neanche ad essere inguaribilmente ottimisti. O no?

4 commenti:

Anonimo ha detto...

Caro Zeno,
il problema energetico è sicuramente uno dei temi più importanti nel futuro della politica italiana,la domanda che le pongo è se ad oggi, le fonti di energia alternative a quella nucleare, possono essere considerate sufficienti per la soddisfazione del fabbisogno energetico civile ed industriale, e quindi se su di esse si possano concentrare totalmente gli investimenti pubblici, escludendo l'ipotesi del ritorno al nucleare.
La ringrazio

Giacomo

Zeno ha detto...

Caro Giacomo,
intanto grazie del commento. Aggiungo che la sua domanda è un'ottima domanda, che meriterebbe più attenzione da parte di tutti perchè il problema energetico è uno dei pochi problemi fondamentali dell'intero pianeta e quindi di tutti gli Stati del mondo e non solo del nostro, tant'è che Francia, USA, GB e Giappone hanno centinaia di centrali. E' un problema complesso, che ha tante ricadute e sfaccettature. Non è possibile qui esaurirlo in modo compiuto. Sono costretto pertanto a fare delle considerevoli riduzioni. In poche battute le dico che sono d'accordo con lei che è un problema importante della politica italiana. Aggiungo, tuttavia, non di quella del futuro ma di quella attuale. Purtroppo i nostri politici sono affaccendati da tutt'altre questioni e invece di lavorare per risolvere i nostri grandi problemi si impegnano per i loro meschini "orticelli". Polemiche a parte, per comprendere correttamente la questione energetica è necessario parlare di ordini di grandezza, cioè di numeri. Se un'industria metalmeccanica ha l'esigenza di tenere le macchine a ciclo continuo, per esempio per fondere metalli, è necessario che l'energia sia fornita sono solo con continuità senza interruzioni ma, soprattutto, in grandi quantità. Questo significa che anche se noi avessimo investito molto denaro solo nelle fonti alternative come il solare, il fotovoltaico, le biomasse, l'eolico, etc. tutte queste quantità di energia no avrebber opotuto far funzionare quell'azienda metalmeccanica perchè l'energia ottenuta sarebbe stata a bassissima potenza. Questo significa che è necessario avere disponibilità di energia con sistemi di grande potenza. Questi sistemi sono possibili solo con centrali 1)a carbone 2)a olio combustibile oppure 3) nucleare. Non ci sono alternative. Dunque, io penso che noi italiani dobbiamo sfruttare sia le fonti energetiche alternative - facendo grossi investimenti come sta facendo il Presidente Obama negli USA - ma abbiamo anche bisogno di alcune centrali nucleari. Pertanto la mia risposta è che non è possibile continuare senza energia ottenuta dal nucleo di materiali fissili.
Saluti.

Anonimo ha detto...

Caro Zeno,
la catastrofe causata dal terremoto e dallo tsunami in Giappone che ha determinato il danneggiamento degli impianti della centrale nucleare di Fukushima, ha riaperto in Europa il problema della chiusura delle centrali nucleari. Angela Merkel ha annunciato la chiusura immediata di 2 impianti, in Italia il governo dice di andare avanti. Ma mi chiedo come mai non seguiamo gli esempi dei Paesi più all'avanguardia ?

Zeno ha detto...

In linea di principio sarei d'accordo nel seguire l'esempio dei Paesi più all'avanguardia, come li chiama lei. Ma allora dovremmo SEMPRE seguire il loro esempio anche in tutte le altre attività che non siano di tipo energetico. In Germania i politici di sinistra e di destra sono gente seria e alla minima infrazione si dimettono dai loro incarichi. Ha mai visto una cosa del genere in Italia?

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