domenica 13 febbraio 2011

Ferrara: nessuno può giudicare Berlusconi.

A Milano, in un teatro in cui si mostravano delle mutande multicolori appese con delle mollette a un filo, il giornalista filoberlusconiano Giuliano Ferrara ha riunito un migliaio di sostenitori di Silvio Berlusconi per protestare contro i magistrati di Milano e le richieste di dimissioni del premier da parte della sinistra, che lui definisce avvelenata da malattia neo-puritana. L'assunto di Ferrara è che nessuno oggi ha titolo per giudicare Silvio Berlusconi da un punto di vista morale. Questo il fatto della giornata e adesso le nostre opinioni. Siamo sempre più convinti che si può essere persone in malafede in molti modi differenti. Tuttavia, quella scelta dal giornalista pasdaran Ferrara è la più odiosa e insopportabile. Odiosa perché puzza da lontano e sa di preconcetto acritico a favore di Berlusconi e inaccettabile perché difende un Berlusconi indifendibile che conduce, ormai lo sanno anche le pietre, una vita chiaramente immorale e depravata. Questo giornalista è una persona servile, presuntuosa e spocchiosa come pochi che con aggressività fuori della norma accusa l’opposizione di voler spodestare Berlusconi per vie extraparlamentari. In pratica chiede sfacciatamente come tutti i sostenitori di Berlusconi, l’impunità per il suo padrone costi quel che costi. Per permettere a Berlusconi di poter fare impunemente il Sultano con il suo harem personale, popolato di attricette squallide e di minorenni, accusa tutti gli avversari di Berlusconi di essersi diventati moralisti di facciata e neo puritani. Quest’uomo, arrogante e fazioso, concepisce la politica in modo ribelle, trasgressivo ed eversivo perché crea, a suo modo, dei valori “al contrario” non vedendo dove ci sono i reati perpetrati sistematicamente dal suo “Principe”. In questa vicenda ha perduto la testa e la ragione più del suo padrone Berlusconi. Un delirio di onnipotenza e una sconfortante inadeguatezza verso i veri bisogni della società italiana hanno preso il suo modo di ragionare riducendolo a un meccanismo acritico e ripetitivo che gli fa dire che il Capo ha sempre ragione e che i soli responsabili di tutto sono i magistrati di Milano. Ferrara dimostra una mancanza di capacità di equilibrio e un deficit inverosimile di tolleranza che rasentano l’indecenza. Vogliamo qui ricordare un’altra indecenza commessa dallo stesso Savonarola all’incontrario, quando qualche anno fa progettò una campagna contro il padre della povera Eluana Englaro, portando sui sagrati delle chiese italiane una bottiglietta di acqua in segno di protesta contro il padre che non voleva più che sua figlia, dopo 16 anni di autentico martirio nelle cliniche cattoliche, potesse ancora essere tenuta in vita con processi di idratazione forzata. Il suo ragionamento ci ricorda molto quello dei mafiosi siciliani, i quali posti di fronte a una critica seria e non avendo argomenti logici per difendersi affermano che nessuno può scagliare la propria pietra perché tutti sono peccatori. I suoi sono ragionamenti da Inquisizione spagnola, perché Ferrara è un inquisitore di stampo medievale. Se avevamo dei dubbi sull’azione della magistratura che sta tentando di perseguire un politico immorale e spregiudicato come Berlusconi, dopo il suo intervento non li abbiamo più. A fronte di un Presidente della Repubblica equilibratissimo, onesto e garante come Napolitano, che dà sicurezza a tutti i cittadini che si riconoscono nella Repubblica Italiana, ci troviamo di fronte a un novello incendiario che vuole a tutti i costi creare le condizioni di caos tipiche delle guerre civili pur di salvare l’insalvabile Capo del governo. E dopo il danno anche la beffa, perché afferma di essere un "ateo devoto". Ah! Povera Chiesa come ti hanno ridotto i tuoi "sostenitori".

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