giovedì 3 febbraio 2011

La vergogna italiana delle differenze enormi di reddito tra i cittadini.

Cala il reddito e le famiglie italiane sono sempre più in difficoltà. Si tratta di una vera e propria emergenza nazionale. Maggioranza e opposizione si disinteressano della questione e si beccano in modo osceno e riprovevole senza interessarsi dei veri problemi dell’Italia. Non possiamo certo accusare l’opposizione che non risolve i problemi. L’accusa va data in ragione dei ruoli e pertanto la maggior parte delle responsabilità va all’attuale ignobile governo che non sta facendo assolutamente nulla per aiutare le famiglie in difficoltà. Il reddito dei poveri diventa sempre più insufficiente e quello dei ricchi diventa sempre più eccessivo. Ci sarà un modo per denunciare questo fatto? Noi ci proviamo con questo post che vuole segnalare l’ingiustizia e cercare di individuare i responsabili di questo delitto. Ecco un'introduzione giusta.

«Cammini in strada e incontri visi di persone pensierose e preoccupate. La crisi c’è e fa male. Si vede ovunque. La crisi è dentro le persone. Non c’è più fiducia in nessuno. Lo Stato italiano è latitante nel programmare interventi di aiuto alle famiglie più bisognose. In passato si parlava di welfare. Adesso si parla di crisi. Intanto le esigenze delle famiglie sono aumentate. C’è da pagare la bolletta della luce. E quella del telefono. E quella dell’acqua. C’è anche la tassa sui rifiuti che fa capolino ogni sei mesi ma che sembra essere diventata trimestrale. Fra poco scade l’assicurazione dell’utilitaria e sono guai. Aumenta sempre, anche senza incidenti. Il pagamento lo chiamano premio. Ma non è un premio è una tassa pesantissima. In realtà è un premio per le assicurazioni. E’ una vita che ci si trova nella classe di merito 01. Eppure il premio aumenta sempre. Così non si può andare avanti. Anche la scuola ha chiesto un contributo speciale alle famiglie. Il Dirigente scolastico dice che non ha più i soldi per comprare la carta igienica per i ragazzi. Che vergogna! L’oculista ha detto che ai figli è necessario comprare gli occhiali per la miopia. E con quali soldi? Il barile è stato raschiato troppo per esserci rimasto qualcosa. Risparmio zero. Si va avanti per inerzia e ci si sente sempre più avviliti. I giornali riportano che alcuni politici sono stati indagati per truffe di milioni di euro. Le famiglie più povere non ne hanno neanche cento e ancora mancano dieci giorni prima di riscuotere l’unico salario che è insufficiente. Non ci sentiamo più sicuri neanche di quello. Se venisse a mancare sarebbe la fine. Chi ci aiuterebbe? La pseudo-politica è sempre al centro dell’informazione ma delle difficoltà delle famiglie nessuno parla. E nessuno protesta adeguatamente».

Queste poche righe di semplici e banali riflessioni potrebbero benissimo fotografare le sensazioni che prova una famiglia media italiana che non guadagna abbastanza per sopravvivere decentemente. Fa male sapere che di questi casi ne esistono a centinaia di migliaia. Fa male confrontarli con coloro che hanno soldi da sprecare in ogni momento, che vestono all’ultima moda, che viaggiano in SUV, che si divertono in modo sfrenato, che ricercano piaceri e ostentano ricchezza. Ci si sente inutili e soprattutto ci si sente pieni di rabbia contro coloro che predicano bene ma razzolano male. In verità, nella società italiana hanno perduto tutti. Ha perduto la politica che non è stata in grado di pilotare la crisi. Hanno perduto i partiti, tutti i partiti, che con i lauti stipendi dati ai loro parlamentari non riescono a immedesimarsi nelle difficoltà degli italiani indigenti. Nessuno dei ricchi vive di lavoro salariale e, dunque, non possono capire. Ha perduto anche la “grande” Chiesa cattolica che non è stata capace di influenzare il potere politico per evitare che le spese della crisi fossero pagate dai più poveri. Che senso ha avere una Chiesa cattolica forte e influente come la nostra se poi Essa non indirizza a chi governa avvertimenti, diffide e anche minacce? La Chiesa cattolica italiana e la CEI in particolare non hanno fatto nulla per raddrizzare l’indifferenza del potere politico nei confronti di un tema centrale nel Vangelo: i poveri. Gesù è stato tradito e il Tempio è pieno di mercanti che nessuno caccia via! Anzi, i politici e le cricche del potere sono diventati i nuovi mercanti. Ha perduto la società e hanno perduto gli italiani che con questo governo e questa maggioranza si ritrovano ormai divisi su tutto. Un paese indifferente al dolore, volgare, spaccato e in perenne lotta, in cui primeggia l’apparire e l’avere piuttosto che l’essere è lo specchio della Nazione e il peggior biglietto da visita che si possa immaginare. Si tratta di una vera e propria vergogna nazionale. Vergogna tre volte a tutti coloro che dovrebbero contribuire al sostentamento dei più deboli e non lo fanno. Vergogna ai ricchi, agli insaziabili di denaro, ai potenti di turno, agli attori e alle attrici di spettacoli televisivi mediocri e volgari che fanno incassare palate di denaro con la pubblicità senza alcun ritorno etico, di solidarietà. Vergogna a chi governa e non fa. Vergogna a chi fa opposizione e non riesce a costringere chi governa per fare leggi più eque, norme che aiutino i più svantaggiati. Ancora vergogna a tutti coloro che potrebbero fare qualcosa e non la fanno. La disperazione di tutti gli onesti, che trovano insormontabili difficoltà a vivere oggi in Italia, prima o poi si vendicherà e renderà disperati gli attuali potenti che sono da considerare a tutti gli effetti dei Ponzio Pilato maledetti. Il rimorso di costoro sarà grande.

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