mercoledì 16 febbraio 2011

Politica e Religione in Italia.

Sappiamo quanto sia forte il nesso tra politica e religione in Italia. Sappiamo anche quanto sia condizionata la politica dei governi italiani da un consenso o da un disaccordo con la chiesa cattolica. Basti pensare al fatto che senza un buon rapporto con le autorità religiose della CEI e del Vaticano qualunque progetto politico di interesse etico e sociale non potrebbe essere mai approvato. Dunque, religione che comanda la politica? Assolutamente si. Che le autorità religiose abbiano potere sulla politica non ci sono dubbi. Che poi gli stessi esercitino questo potere in forma implicita e ambigua è un altro discorso. Ormai lo sanno anche i sassi che le gerarchie cattoliche italiane hanno votato e fatto votare la DC negli anni del dopoguerra fino alla caduta del muro. Con i voti del Vaticano tutti i governi hanno avuto come referente le stesse autorità cattoliche. La verità è così lapalissiana che nessuno ci torna su. Ne sa qualcosa Giulio Andreotti che ricevette una valanga di voti in tutte le elezioni di quel periodo. E dopo il 1990 come sono cambiate le cose? Dopo un periodo di disorientamento il rapporto è stato ripreso con maggiore intensità e ipocrisia ma sempre allo stesso modo, sostituendo la DC con il partito di Silvio Berlusconi. Evidentemente se chiedete a un religioso qualunque pareri su questo giudizio vi dirà che non è vero. Vi dirà inoltre che la Chiesa non fa politica e che non esiste un partito dei cattolici. Non credete loro. Cercano di nascondere la verità. L’hanno fatto per secoli e continuano a farlo anche oggi. Ma cosa ha comportato questa relazione speciale fra la chiesa e il potere politico? Danni notevoli per il passato, danni rilevanti per il presente e danni incalcolabili per il futuro. Eccone alcuni. Gli italiani non sono riusciti a eliminare uno dei cancri della società italiana e cioè le organizzazioni mafiose. E’ stato interiorizzato l’uso del voto di scambio, elevando l’imbroglio a “valore” e merce di scambio. Il perdonismo cattolico ha prodotto impunità e abitudine all'impunità. In Italia, dove esiste e persiste una facciata di moralità cattolica che nasconde un'alta tolleranza di rapporti illeciti, non è più possibile fare politica indipensente, seria e autonoma da parte di chiunque. Ormai è nel DNA degli italiani la menzogna spudorata nelle dichiarazioni al fisco (aspetto aetico), nelle invalidità civili (aspetto amorale), nelle mille illegalità che compiono ogni giorno (aspetto disonesto), soprattutto in quella dove il soggetto principale è la politica. Non stiamo inventando nulla e non stiamo mentendo. Stiamo solo dicendo la verità, una verità scomoda ma sempre verità. Ci sarebbe da vergognarsi per secoli e invece gli italiani furbescamente fanno finta di nulla. Quello che non possiamo digerire però è l’ipocrisia dei vertici religiosi. L’ultima è di ieri, quando persino il Segretario personale del Papa, il tedesco monsignor Georg Gänswein, afferma che : «forse ci vuole un po’ di pulizia, una pulizia interna, ma le radici ci sono, soltanto c’è un poco di polvere e altre cose che danno un po’ d’ombra». (CdS 16 febbraio 2011) E bravo il monsignore tedesco. Se abbiamo capito bene, il Capo dei governo italiano viene rinviato a giudizio per gravissimi reati e ci sarebbe solo un po’ di polvere? E gli imbrogli della cricca berlusconiana al potere farebbero un po’ d’ombra? Sapevamo che la crisi politica italiana fosse grave ma il monsignore dal nome tedesco impronunciabile ce la fa diventare gravissima, irrecuperabile. La crisi è drammatica anche per colpa della sua organizzazione religiosa, la quale non ha il coraggio di condannare a chiare lettere (Gesù in un passo del Vangelo dice: “il vostro parlare sia si si, no no”) gli affaristi italiani che fanno il proprio tornaconto in Parlamento e nella società. Che ignobile è diventata l’esistenza umana alla latitudine di Roma. Se l'Italia nella sua storia invece di avere avuto la chiesa cattolica avesse avuto la chiesa luterana, siamo convinti che la situazione non sarebbe drammatica come lo è invece adesso.

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