lunedì 23 gennaio 2012

Approfittatori sfrontati che dovrebbero vergognarsi.

Chi sono costoro? Lo diremo subito. In situazioni di normalità di vita quotidiana di una nazione le critiche e le accuse a un soggetto vengono sfumate e non è raro leggere articoli che invece di demolire un soggetto alla fine ne fanno apprezzare le sue capacità. Ma noi non stiamo vivendo un periodo “normale” della nostra vita. Al contrario, noi italiani stiamo vivendo il periodo più buio e triste della nostra esistenza post seconda guerra mondiale. Dalla nascita della Repubblica (1946) ad oggi questo è in assoluto il periodo più terribile della nostra vita. Chiedete a un capofamiglia con monoreddito a 1200 euro al mese che è stato licenziato e non trova lavoro se questo è un periodo “normale” o intollerabile e disumano. Chiedeteglielo. Pertanto, in questi momenti è non solo necessario ma obbligatorio ed educativo chiamare le cose con il loro vero nome. Gli approfittatori irresponsabili e sfrontati che dovrebbero vergognarsi del loro atteggiamento in questa fase in cui la politica (governo Monti) distribuisce i sacrifici a tutte le categorie di lavoratori italiani sono tutti coloro che, per la loro condizione di superiorità e di vantaggio professionale, operano (dire che lavorano è inappropriato) in regime di monopolio e privilegio. E’ chiaro il concetto? Chiariamo meglio chi è questa gentaccia. Usufrutori di diritti esclusivi, di privilegi di vendita, di prerogative in deroga, di concessioni, di albi professionali, di benefici, di dispense, di immunità, di esenzioni, di favori, di licenze speciali, di diritti ristretti, di riserve, di dispense, di assegnazioni speciali, di protezioni, di possibilità di usare tariffe capestro sono alcuni di loro ai quali tutti questi aspetti devono essere aboliti, cancellati ovvero eliminati in modo completo per operare in regime di concorrenza. Invece gli sfrontati non ci stanno. Fanno cartello, premono con la forza delle loro lobbies, al limite ricattano. Chi sono? Ecco alcuni dei loro nomi: banchieri, compagnie assicurative, compagnie petrolifere, notai, farmacisti, avvocati, medici specialisti, dentisti, ingegneri, ferrovie dello stato, aziende del gas, dell’acqua, dell’elettricità, dei telefoni, della nettezza urbana, del trasporto urbano ed extraurbano, bus, metro, compagnie aeree con diritti speciali su tratte specifiche, autotrasportatori, tir, tassisti, commercianti, commercialisti, siae, oligopoli, società consortili speciali, e tanti, tanti altri. Cosa fare a questo punto? Due cose. La prima: associare ai nomi collettivi il nome e cognome di colui che vi riguarda e fateglielo notare, soprattutto se vi fa la classica domanda “con o senza ricevuta fiscale”? La seconda: prendete nota chi sono i loro referenti politici e alle prossime elezioni penalizzateli votando il loro concorrente politico. Se non siete masochisti questo è l’unico modo di penalizzare questi strozzini che strozzano mercato e vite umane.

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