giovedì 4 luglio 2013

Così non va Veronica!


Così non va Veronica. Non ci sto più. Quella tua trita polemica non mi va giù. E’ la prima strofa della canzone di Edoardo Bennato dal titolo “Così non va Veronica”. Ebbene noi non ci stiamo e siamo contrari a ciò che sta succedendo in Egitto. Com’è noto, nel paese delle Piramidi si è verificato ciò che non avremmo mai voluto che si verificasse in nessun paese del mondo. Il Presidente Mohamed Mursi del partito della “Fratellanza musulmana”, democraticamente eletto l’anno scorso da decine di milioni di egiziani, è stato arrestato e il Capo dell’esercito, Generale Al Sisi, ha preso il comando con un vero e proprio golpe. Questo fatto è inaccettabile. A sostegno della decisione da “colpo di stato” i militari e la stampa potranno sciorinare qualunque tesi per giustificare l’intervento. Nonostante tutto rimarrà sempre e in maniera incontrovertibile che sono stati sospesi i diritti politici a un Presidente legittimato dal voto popolare. Mursi avrà avuto delle responsabilità ma mai avrebbe dovuto essere rimosso con la forza. La decisione non ha precedenti. Non si era mai visto un evento del genere. Di solito si verifica il contrario. E cioè che un dittatore che aveva preso in mano il potere politico con un golpe militare viene giustamente arrestato e indette libere elezioni. E’ successo così con tutti i predecessori di Mursi, compreso lo zio Mubarak, ma mai si è verificato che venisse rimosso l’unico Presidente eletto in Egitto con voto democratico e libero da cinquemila anni a questa parte. Questo comportamento è da considerare profondamente sbagliato, eticamente riprovevole e soprattutto presenta delle pessime ricadute educative. Con quale autorità non si potrà negare al prossimo eletto lo stesso trattamento, violando la prassi costituzionale dell’inviolabilità della carica durante il’intero mandato elettorale? Noi facciamo fatica a credere che in occidente si possa giustificare un fatto così grave: in primo luogo sul piano delle regole e in subordine sul piano dell’arbitrarietà di una decisione che potrebbe innescare un precedente pericoloso. “Così non va Veronica. Non ci sto più. E questa polemica non mi va giù”. Forse Bennato aveva intuito che questa Veronica non fosse affidabile.

1 commento:

Giancarlo ha detto...

Noi sappiamo, putroppo, che le regole sono "interpretabili ". Da un punto di vista formale debbo concordare con lei, anche se i casi in questione sono stati più di uno, ricordiamo Allende ? Ha ragione il Presidente regolarmente eletto o perde il potere attraverso una nuova elezione oppure , anche se indolore o come si dice strisciante, si tratta di golpe, parola che la nostra politica, ed i nostri politici, usano a vanvera. Ma si sa tutto è, non dovrebbe, soggettivo.
Che dire dello sgarbo della Presidente della Camera ? Condivisibile o meno che sia la Signora ha dimenticato , in nome della sua convinzione e della sua parte politica il senso ed il valore della sua Presidenza. Che in quanto tale deve abbandonare, a favore della imparzialità, le idee, legittime, di parte. Fiat e/o Marchionne sappiamo usano i rapporti di forza in maniera impropria, ma il Presidente della Camera non può bacchettare a suo piacimento altrimenti non è più quel super partes che dovrebbe essere, ferme restando le sue opinioni personali.
Il Presidente Morsi, con il beneplacido dei suoi concittadini, stava portando il suo Paese verso posizioni , vedi le modifiche Costituzionali, teocratiche, anche queste legittime, ma invise alla parte laica del Paese, che dire giusto o sbagliato che sia , non prendo posizioni , dico solo che non me la sento di condannare tout court anche se riconosco che la cosa non mi piace perchè scorretta.

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