lunedì 31 marzo 2008

Storia della vita e della morte del prof. Randy Pausch: l'ultima sua lezione e il sogno della sua vita.


Abbiamo saputo con ritardo che da qualche parte negli Stati Uniti un professore di informatica ha tenuto la sua ultima lezione all'Università prima di terminare. Qui il verbo "terminare" non sta per fine della lezione di quella settimana, oppure per fine servizio prima di "andare in pensione". Qui per terminare si intende morire. La lettura corretta dell'evento dunque è la seguente: il prof. Paush ha tenuto la sua ultima lezione prima di morire. Infatti, il prof. Paush a momenti morirà di cancro. La sua è la classica storia dell'americano medio che è riuscito nella vita. Ha avuto tutto. Ha avuto un ottimo lavoro di docente universitario; ha avuto una bella famiglia; ha avuto la solidità e la sicurezza economica. Ha avuto tutto quello che i giovani della middle class desiderano per la loro vita da buoni americani, tutti patria e famiglia. Ma tutto questo non potrà goderselo perchè gli sono stati diagnosticati ben dieci metastasi al fegato e i dottori gli hanno dato al massimo sei mesi di vita. Ha tenuto la sua ultima lezione in modo gioviale e allegro. Noi siamo stati colpiti da una frase, una piccola frase delle molte dette in questo ultimo saluto che ha voluto dare ai suoi studenti. Eccola. "In tutta la mia vita ho avuto il sogno di viverla come l'ho vissuta, perchè ho imparato di più nel perseguire questo sogno che dall'incapacità di realizzare il sogno stesso". Chi volesse seguire il suo sogno ecco il video nel quale si trova registrata la sua ultima lezione, che è una lezione di vita. Ciao simpatico e bravo prof. Bausch. Il mondo della scuola ti deve tanto. Il link è nel titolo del post.

domenica 30 marzo 2008

E’ solo una questione di tempo.


Questa mattina in Italia è entrata in vigore l'ora legale. Tra una cosa e l'altra mi sono alzato tardi. E' dura modificare le abitudini che riguardano l'ora del risveglio e l'ora del sonno. Avevo voglia di inseguire il tempo. Rincorrerlo, avvicinandomi sempre di più, stargli alle calcagna, braccarlo, e poi bloccarlo e incatenarlo alla mia stessa velocità. Ero tanto stanco che non mi sarei alzato per un bel po'. Se avessi dovuto inserire, nel mondo della scienza, la mia incapacità ad alzarmi l'avrei associata alla relatività di Einstein piuttosto che alla biologia di Leonardo. E avrei privilegiato la statica di Stevino alla dinamica di Newton. Così, questa mattina all'idea che il tempo era andato più velocemente del solito, facendo diventare uno dei due gemelli del paradosso della relatività più vecchio dell'altro di un'ora, mi sono sentito vecchio e stanco come un pensionato a riposo. Nulla a che vedere con la sensazione che si prova a leggere le gesta del ciclista nel bellissimo libro letterario-divulgativo di George Gamow, riguardante una delle due avventure di Mr. Tompkins nel meraviglioso mondo che si incontra se la velocità della luce è piccola. Mi ha sempre colpito l'idea che sia la bicicletta sia il ciclista alla guida sembrassero incredibilmente accorciati nella direzione del moto. Quella strana cittadina che prevedeva nel suo spazio-tempo che la massima velocità possibile della luce fosse appena trenta chilometri all'ora, permise a Mr. Tompkins di vedere gli eventi come se fossero osservati attraverso una lente cilindrica. Ed esclamò la celebre frase che “qualunque cosa in movimento rispetto a lui gli appariva accorciata chiunque fosse a pedalare. Era il mondo intorno a lui ad essere completamente accorciato”. Ecco, mi piacerebbe che fosse il tempo a mantenersi in relazione a me e non viceversa. “Ci penserò un po’ e poi deciderò”, dissi tra me e me. E intanto aspettavo che qualcuno in casa mi chiamasse per ricordarmi che era domenica e che se non volevamo fare tardi dovevamo fare in fretta. “Fare tardi o fare in fretta. Questo è il problema”, avrebbe detto Amleto se fosse stato al mio posto. Per conto mio volevo trasformare i mattoni dello spazio in mattini del tempo. E dovetti alzarmi controvoglia, subito, per non fare tardi. Chi fosse interessato al libro di Gamow ecco le coordinate bibliografiche: George Gamow, Le avventure di Mr. Tompkins, Bari, Edizioni Dedalo, 1995.

sabato 29 marzo 2008

I "vuoti" di programma dei due principali candidati alle elezioni 2008.

Non c'è alcun dubbio che la campagna elettorale del duo Berlusconi-Veltroni non stia avendo successo. I loro comizi sono sempre affollati. La gente partecipa con piacere a queste kermesse e apprezza moltissimo. Ci siamo posti la domanda se la loro attività comunicativa è, oltre che mediaticamente un successo, anche completa, come si chiede in questi casi a chi si candida a governare il paese. Con diversi accenti e sottili sfumature i due candidati evitano di trattare taluni argomenti. Infatti, alcuni temi politici non compaiono quasi mai nelle loro esternazioni. Convinti che la critica, e solo la critica, fa crescere le persone (siano essi politici o comuni cittadini) vogliamo criticare, con argomenti solidi, i due tour elettorali del duo Veltroni-Berlusconi. Ecco alcuni temi che non appaiono nei loro comizi. Ci sarà un perchè, o no?
-Perchè Berlusconi non parla mai nei suoi comizi di illegalità? Perchè non dice quali sono i suoi progetti di governo relativi alla lotta all'evasione e alle attività illecite? Perchè da Berlusconi non arriva mai una parola o un'idea contro la criminalità? Perchè mai un impegno concreto da parte di Berlusconi su questo tema? A causa di quale arcano motivo Berlusconi non manifesta l'esigenza di dare maggiore effettività e concretezza al principio dell'obbligatorietà dell'azione penale in un paese in cui lo sport nazionale non è il calcio ma il delinquere italico in ogni spicchio della realtà sociale ed economica? Perchè?
-D'altro canto, perchè Veltroni non parla mai nei suoi comizi del diritto di Israele all'autodifesa dagli attacchi palestinesi suicidi o con razzi contro i civili inermi? Perchè Veltroni non denuncia la negazione al diritto all'esistenza di Israele da parte del terrorismo palestinese ed islamico in generale? Perchè Veltroni non ha inserito nella sua lista qualche candidato di religione ebraica mentre lo ha fatto per la religione musulmana? Perchè?
-Perchè Berlusconi e Veltroni non parlano mai di politica estera? Perchè i temi internazionali sono i grandi assenti nella loro campagna elettorale?
-Qual'è la ragione per la quale i numerosi appelli del Presidente della Repubblica Giorgio Napolitano sulle grandi e fondamentali scelte condivise cadono sistematicamente nel vuoto nei comizi dei due?
-Perchè entrambi i candidati non hanno mai detto una sola parola relativamente al delitto commesso dai politici di entrambi i loro schieramenti di avere affossato la scuola italiana? Perchè nessuno di loro parla mai di progetti concreti per migliorare l'apprendimento degli studenti italiani che sono diventati i più grandi somari d'Europa?
-Perchè mai Berlusconi e Veltroni non hanno mai detto che rivedranno radicalmente il codice penale a causa del suo depotenziamento sistematico perpetrato dai loro partiti a favore della criminalità?
Potremmo continuare ancora per molto su questi buchi di programma. Ma poi, siamo proprio sicuri che questi vuoti siano buchi di programma? O c'è viceversa il tentativo di nascondere le loro posizioni su questi temi eticamente così importanti?

venerdì 28 marzo 2008

I due motivi musicali del Pd e del Pdl: chi vincerà?



Abbiamo ricevuto più di una richiesta di pubblicare su questo blog i due motivetti elettorali che stanno spopolando su Youtube. Volentieri pubblichiamo i due link. Il confronto è aperto. Chissà che non battino Sanremo. PD-Veltroni e Pdl-Berlusconi.
PD-Veltroni è un simpatico video che mi muove musicalmente sulle note del celebre YMCA dei Village People, mentre Pdl-Berlusconi è un piacevole videoclip dell'inno della campagna elettorale del Popolo della Libertà la cui canzone è di Andrea Vantini.

mercoledì 26 marzo 2008

Pannella for Senatore a vita.


Il Responsabile della Comunicazione del Pd, Ermete Realacci, propone il radicale Marco Pannella Senatore a vita nella prossima legislatura. Questa la notizia di oggi. Piccola domanda: ma non è il Presidente della Repubblica che nomina, a sua discrezione, i Senatori a vita? E' proprio vero, a distruggere le poche cose buone realizzate con prudenza e tanti sacrifici bastano pochi ingredienti: un incauto e poco avveduto ambientalista messo nel posto sbagliato e tanta sua presunzione. Sembra che nel Pd di questi esemplari comincino ad apparirne troppi. Brutto segno per il Walter nazionale!

martedì 25 marzo 2008

Le bugie degli ambientalisti sul nucleare



Oggi ci interessiamo di un ex entusiasta della contestazione sessantottina. Si chiama Chicco Testa ed è un ricco manager che ha avuto successo prima in politica e successivamente nel mondo dell'industria. Perchè richiamiamo in questo blog la sua figura? Prima di rispondere alla domanda seguiamone la carriera. Fondatore dell'associazione ambientalista Legambiente ne è stato Segretario nazionale e poi Presidente.Nel 1987 viene eletto alla Camera dei Deputati, ricoprendo nel 1992 la carica di Capogruppo del PDS nella Commissione Ambiente. Dal 1994 al 1996 è Presidente dell’Acea di Roma, e presidente della Cispel. E’ Presidente dell’Enel da giugno 1996. Dal 1998 è membro del Consiglio di Amministrazione di Wind. Come si vede ha un curricolo di successo. Nel 1987 gli italiani votano il referendum sul nucleare, rifiutandolo. Chicco Testa in quegli anni fu contrario al nucleare e fu un sostenitore del referendum. Questi i fatti e passiamo alle opinioni. Due semplici osservazioni. La prima. Vogliamo dare atto a Chicco Testa di avere riconosciuto l'errore. Nel suo ultimo libro intitolato Tornare al nucleare? afferma che si, è necessario tornare al nucleare perchè oggi è la sola via per non rimanere tagliati fuori dallo sviluppo energetico nel mondo della globalizzazione. Gli riconosciamo il coraggio di avere riconosciuto l'errore commesso nella campagna di delegittimazione del nucleare di quegli anni infausti. La seconda. Prendiamo spunto dalla vita di Chicco Testa per chiederci: quanti Chicchi Testa, o per malafede (buona parte) o per ignoranza di competenze specifiche di fisica (quasi tutti), hanno sbagliato in quegli anni, per quella dannatissima campagna antinucleare che oggi ci penalizza nello sviluppo economico in modo a dir poco pericoloso? Quanti Dirigenti e Capigruppo della sinistra di allora (vecchio PCI, vecchio PSI, Radicali, Ambientalisti, Verdi, Brigatisti Rossi, Lottacontinuisti, ecc..) o per malafede o per ignoranza ci hanno portato nella situazione di disastro di politica energetica che ha oggi l'Italia? Quanti? Coloro che oggi per allora si dichiarano di sinistra dovrebbero vergognarsi per averci messo alla gogna in quegli anni di folle corsa alla deligittimazione dello Stato con solo bugie e propaganda marxista. Noi in quegli anni abbiamo cercato di convincere la gente che il nucleare era necessario. Ma siamo stati travolti dagli slogan vuoti e in malafede della sinistra. I nomi? Eccone alcuni: Mario Capanna, Luigi Manconi, Francesco Mattioli, Oliviero Diliberto, Armando Cossutta, Alberto Asor Rosa, Fausto Bertinotti, Sandro Curzi, Lucio Libertini, Sergio Garavini, Ersilia Salvato, Marco Rizzo, Rossana Rossanda, Luigi Pintor, Lucio Magri, Luciana Castellina, Valentino Parlato, Lidia Menapace e altri. Quella sinistra ancora oggi è presente nello scenario politico italiano. Si trova candidata a guidare l'Italia in un folle disegno di retroguardia: si chiama Sinistra Arcobaleno e il suo maggiore rappresentante è quell'insipiente Fausto Bertinotti che ha prodotto un sacco di guai al Paese. Ma pensiamo che i Bertinotti, i Giordano, i Pecoraro Scanio, i Diliberto, i Mussi, e tantissimi altri, con i nuovi schieramenti, finalmente, non potranno ricattare più nessuno! Amen.

lunedì 24 marzo 2008

L'incattivimento della politica e la degenerazione della democrazia.


L'Italia ha la più lunga campagna elettorale del mondo dopo gli USA. Siamo stufi di detenere i record del mondo all'incontrario. Sono mesi che sentiamo parlare ripetutamente e con un cicaleggio irritante di elezioni subito, di programmi elettorali, di liste di candidati e, soprattutto, sono mesi che vediamo in TV sempre le stesse facce, con gli stessi gesti, gli stessi tic nervosi dei candidati e degli opinionisti. La democrazia è questa. Lo sappiamo. Ma la democrazia è anche altro. E' sobrietà. E' modestia. E' senso dello Stato. E' sentirsi parte del tutto. E' essere a favore dello Stato e non contro. E' amore nel dare e nel contribuire a migliorare. E' partecipazione costruttiva. E' dialogo. E' disponibilità. La democrazia è anche stile e riconoscimento dei meriti altrui. E' collaborazione e ricerca del bene comune. La democrazia è, per contro, durezza contro i trasgressori della legge. Di questa cosa in Italia nessuno ne parla. Del fatto che la giustizia sia invisibile, inesistente, perchè viene calpestata ogni giorno da politici e magistratura nessuno ne discute. Da noi tutto è diverso dagli altri paesi. La democrazia è diventata egoismo, cinismo delle parti e dei giochi di potere. Insomma, la politica è diventata interesse privato, degenerazione della partecipazione e rissa nel confronto. La politica nel nostro paese è ormai ingordigia di potere dei candidati che vogliono tutto e subito. E' normale tutto questo? Inoltre è sorta, senza accorgercene, una corsa all'adulazione e una totale mancanza di dignità. La politica è gridata, urlata, violentata. E' diventata rumore e null'altro. Non finisce mai. E' un incubo! Per favore, mettete in moto la macchina del tempo e fate arrivare subito il giorno dopo del voto. Almeno non assisteremo più a queste vergognose campagne di degenerazione della democrazia.

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