sabato 29 marzo 2008

I "vuoti" di programma dei due principali candidati alle elezioni 2008.

Non c'è alcun dubbio che la campagna elettorale del duo Berlusconi-Veltroni non stia avendo successo. I loro comizi sono sempre affollati. La gente partecipa con piacere a queste kermesse e apprezza moltissimo. Ci siamo posti la domanda se la loro attività comunicativa è, oltre che mediaticamente un successo, anche completa, come si chiede in questi casi a chi si candida a governare il paese. Con diversi accenti e sottili sfumature i due candidati evitano di trattare taluni argomenti. Infatti, alcuni temi politici non compaiono quasi mai nelle loro esternazioni. Convinti che la critica, e solo la critica, fa crescere le persone (siano essi politici o comuni cittadini) vogliamo criticare, con argomenti solidi, i due tour elettorali del duo Veltroni-Berlusconi. Ecco alcuni temi che non appaiono nei loro comizi. Ci sarà un perchè, o no?
-Perchè Berlusconi non parla mai nei suoi comizi di illegalità? Perchè non dice quali sono i suoi progetti di governo relativi alla lotta all'evasione e alle attività illecite? Perchè da Berlusconi non arriva mai una parola o un'idea contro la criminalità? Perchè mai un impegno concreto da parte di Berlusconi su questo tema? A causa di quale arcano motivo Berlusconi non manifesta l'esigenza di dare maggiore effettività e concretezza al principio dell'obbligatorietà dell'azione penale in un paese in cui lo sport nazionale non è il calcio ma il delinquere italico in ogni spicchio della realtà sociale ed economica? Perchè?
-D'altro canto, perchè Veltroni non parla mai nei suoi comizi del diritto di Israele all'autodifesa dagli attacchi palestinesi suicidi o con razzi contro i civili inermi? Perchè Veltroni non denuncia la negazione al diritto all'esistenza di Israele da parte del terrorismo palestinese ed islamico in generale? Perchè Veltroni non ha inserito nella sua lista qualche candidato di religione ebraica mentre lo ha fatto per la religione musulmana? Perchè?
-Perchè Berlusconi e Veltroni non parlano mai di politica estera? Perchè i temi internazionali sono i grandi assenti nella loro campagna elettorale?
-Qual'è la ragione per la quale i numerosi appelli del Presidente della Repubblica Giorgio Napolitano sulle grandi e fondamentali scelte condivise cadono sistematicamente nel vuoto nei comizi dei due?
-Perchè entrambi i candidati non hanno mai detto una sola parola relativamente al delitto commesso dai politici di entrambi i loro schieramenti di avere affossato la scuola italiana? Perchè nessuno di loro parla mai di progetti concreti per migliorare l'apprendimento degli studenti italiani che sono diventati i più grandi somari d'Europa?
-Perchè mai Berlusconi e Veltroni non hanno mai detto che rivedranno radicalmente il codice penale a causa del suo depotenziamento sistematico perpetrato dai loro partiti a favore della criminalità?
Potremmo continuare ancora per molto su questi buchi di programma. Ma poi, siamo proprio sicuri che questi vuoti siano buchi di programma? O c'è viceversa il tentativo di nascondere le loro posizioni su questi temi eticamente così importanti?

9 commenti:

Anonimo ha detto...

Tu scrivi :perchè Veltroni non parla mai nei suoi comizi del diritto di Israele all'autodifesa negli attacchi palestinesi suicidi o con razzi contro i civili inermi? Perchè Veltroni non denuncia la negazione al diritto all'esistenza di Israele da parte del terrorismo palestinese ed islamico in generale? Perchè Veltroni non ha inserito nella sua lista qualche candidato di religione ebraica mentre lo ha fatto per la religione musulmana? Perchè?
Io rispondo: dunque, mentre i temi tralasciati da Berlusconi sono molto importanti per noi italiani, perchè riguardano la qualità della nostra vita e dunque ci si aspetterebbe da un candidato premier che fossero topics affrontati in campagna elettorale, e Veltroni li ha afrrontati, i temi che tu vorresti che Walter affrontasse nei suoi comizi, sinceramente non interessano proprio a nessuno, me compresa. Ma scusa, adesso non esageriamo, su! Ma quando mai un candidato premier di un qualsiasi Paese europeo, durante la sua campagna elettorale, ha mai affrontato il problema di Israele e dei palestinesi!! La gente adesso vuole sentir parlare dell'Italia, siamo noi quelli incasinati, quelli che si aspettano un governo serio che risolva tutti gli enormi problemi sul tappeto! Di Israele e dei palestinesi, in questo momento non ci interessa sentir parlare. Non ne parlano nemmeno i diretti interessati e cioè i candidati ebrei nelle liste di Berlusconi Tè capì, Zeno?

Anonimo ha detto...

Comunque, guarda che non sei obbligato a rispettare la par condicio! Lasciamolo fare a Fede, che è il suo mestiere.

Anonimo ha detto...

Purtroppo per me quello che tu dici è vero. Agli italiani, circa quaranta milioni che hanno il diritto di voto, non interessa alcunchè dei problemi internazionali nella campagna elettorale. Hai ragione, purtroppo. Il provincialismo italiano,a mio giudizio, si manifesta in tutto e per tutto in questo apparente e inutile dettaglio: pensiamo alle nostre cose e infischiamocene degli stranieri. Come se in un mondo globalizzato come quello in cui viviamo e nella logica europea si potesse fare a meno di pensare in grande. Ecco perchè l'Italia è piccola e non sarà mai un grande paese: perchè pensa solo ai municipi, come nell'età dei Comuni!

Anonimo ha detto...

Siamo in campagna elettorale e in questo contesto sarebbe a dir poco ridicolo se Veltroni se ne uscisse a parlare dei problemi degli ebrei e dei palestinesi. Allora perchè non anche parlare del Tibet, della Cecenia, e di tutti quei Paesi martoriati da guerre? Questi temi di carattere internazionale sono sempre stati sbandierati nei comizi dalla sinistra radicale. Ti risulta che Sarkozy o Zapatero abbiano arringato le folle con questi argomenti? Mi sa tanto che sei tu che vuoi fare "par condicio" a tutti i costi inventandoti inutili pretesti. Chissà poi perchè?

Anonimo ha detto...

Tu scrivi: Allora perchè non anche parlare del Tibet, della Cecenia, e di tutti quei Paesi martoriati da guerre?
Apprezziamo la vivacità del nostro interlocutore. E' un piacere dibattere con lettori così attenti e caparbi. Insistiamo dicendo che proprio perchè siamo in un grande paese è doveroso, oltre che necessario, parlare anche di Tibet o di Palestina. Non è una stranezza dire che nel mondo globalizzato non esistono più isole recintate. Viaggiamo sempre più verso un pianeta che è ormai un villaggio. Mc Luhan parlava decenni fa di villaggio globale. Come vedi aveva ragione. E discutere di fatti della politica internazionale ci rende più credibili. Per esempio, io non sono tanto d'accordo con il governo italiano in merito alla questione del Tibet. Comunque, non insisto. Mi metto sulla sponda del fiume e osservo questi quaranta milioni di ignoranti che continuano a litigare fra di loro per l'assessorato al comune di Arma di Taggia. Naturalmente, i taggiaschi non me l'abbiano. Si fa per dire.

Anonimo ha detto...

Ma scusa, non abbiamo anche noi una guerra in casa di cui parlare? Quanti morti ogni giorno per mafia, camorra, ndrangheta? Sono tanti. E credimi, quando i palestinesi o gli israeliani vanno a votare nei loro rispettivi Paesi, i loro leader nei comizi non parlano certamente dei nostri problemi. Sono anche loro molto provinciali evidentemente!

Anonimo ha detto...

Bene. Sono d'accordo che il problema criminalità nel mezzogiorno d'Italia: è un gravissimo problema mai affrontato da nessun governo seriamente. Due considerazioni.
1) Nemmeno il sinistrissimo governo Prodi ha fatto nulla! Io mi aspettavo che andando al potere i rifondaroli si sarebbero fatti in quattro per dimostrare la loro diversità dal resto dei partiti. Invece sono stati peggio di tutti gli altri. A loro interessavano alcune cosette: l'anticipo pensionistico a 58 anni, non decidere su Tav, termovalorizzatori, ecc... e continuare con il teatrino delle occupazioni dei binari, della case sfitte, ecc.. Un autentico fiasco!
2) Oggi alle 13.00 circa, Berlusconi sarà in radio conferenza nella sede del Corriere della Sera. Ho già inviato due domande alla redazione.
Le puoi leggere estrapolandole dal testo del messaggio su questo blog pubblicato da me due giorni fa, il 29 marzo col titolo "I vuoti di programma...". Vediamo se risponde.

Anonimo ha detto...

ciao Zeno! Perchè questi temi non vengono affrontati? Quelli sulla giustizia perche' moltissimi politici sono legati alla mafia e quindi non hanno un vero interesse a combatterla, oltre tutto moltissimi hanno avuto dei processi e puntano solo a mettere i bastoni fra le ruote ai giudici cosi' da arrivare alla prescrizione. Dei temi internazionali si parla poco perche' i politici sanno benissimo che sugli italiani non hanno presa, la mentalita' comune e' che se un problema non mi tocca in prima persona, chi se ne frega!

Anonimo ha detto...

Ciao Sonia, benvenuta. Sono d'accordo con te circa la connivenza di molti parlamentari meridionali con le associazioni criminali. Ho visto, grazie al tuo link, la puntata di Report che mi era sfuggita l'altro giorno e sinceramente mi sento veramente male se ne parlo. Credo che il servizio della Gabanelli, l'eccellente giornalista Gabanelli, mostri una specie di teatro dell'assurdo e la domanda che viene spontanea è: "ma è possibile che nel 2008 si verifichino fatti del genere"? Quante ingiustizie, quanti soldi buttati al vento, quanta sfacciataggine da parte dei notabili meridionali. Sono veramente giù. Avrei desiderato non averla vista quella puntata. Dunque, a maggior ragione desidero interessarmi di politica internazionale. Lasciatemi nascondere da qualche parte. Cipro è la meta nella quale mi nasconderò per qualche giorno nelle prossime settimane. Saluti.

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