martedì 25 marzo 2008

Le bugie degli ambientalisti sul nucleare



Oggi ci interessiamo di un ex entusiasta della contestazione sessantottina. Si chiama Chicco Testa ed è un ricco manager che ha avuto successo prima in politica e successivamente nel mondo dell'industria. Perchè richiamiamo in questo blog la sua figura? Prima di rispondere alla domanda seguiamone la carriera. Fondatore dell'associazione ambientalista Legambiente ne è stato Segretario nazionale e poi Presidente.Nel 1987 viene eletto alla Camera dei Deputati, ricoprendo nel 1992 la carica di Capogruppo del PDS nella Commissione Ambiente. Dal 1994 al 1996 è Presidente dell’Acea di Roma, e presidente della Cispel. E’ Presidente dell’Enel da giugno 1996. Dal 1998 è membro del Consiglio di Amministrazione di Wind. Come si vede ha un curricolo di successo. Nel 1987 gli italiani votano il referendum sul nucleare, rifiutandolo. Chicco Testa in quegli anni fu contrario al nucleare e fu un sostenitore del referendum. Questi i fatti e passiamo alle opinioni. Due semplici osservazioni. La prima. Vogliamo dare atto a Chicco Testa di avere riconosciuto l'errore. Nel suo ultimo libro intitolato Tornare al nucleare? afferma che si, è necessario tornare al nucleare perchè oggi è la sola via per non rimanere tagliati fuori dallo sviluppo energetico nel mondo della globalizzazione. Gli riconosciamo il coraggio di avere riconosciuto l'errore commesso nella campagna di delegittimazione del nucleare di quegli anni infausti. La seconda. Prendiamo spunto dalla vita di Chicco Testa per chiederci: quanti Chicchi Testa, o per malafede (buona parte) o per ignoranza di competenze specifiche di fisica (quasi tutti), hanno sbagliato in quegli anni, per quella dannatissima campagna antinucleare che oggi ci penalizza nello sviluppo economico in modo a dir poco pericoloso? Quanti Dirigenti e Capigruppo della sinistra di allora (vecchio PCI, vecchio PSI, Radicali, Ambientalisti, Verdi, Brigatisti Rossi, Lottacontinuisti, ecc..) o per malafede o per ignoranza ci hanno portato nella situazione di disastro di politica energetica che ha oggi l'Italia? Quanti? Coloro che oggi per allora si dichiarano di sinistra dovrebbero vergognarsi per averci messo alla gogna in quegli anni di folle corsa alla deligittimazione dello Stato con solo bugie e propaganda marxista. Noi in quegli anni abbiamo cercato di convincere la gente che il nucleare era necessario. Ma siamo stati travolti dagli slogan vuoti e in malafede della sinistra. I nomi? Eccone alcuni: Mario Capanna, Luigi Manconi, Francesco Mattioli, Oliviero Diliberto, Armando Cossutta, Alberto Asor Rosa, Fausto Bertinotti, Sandro Curzi, Lucio Libertini, Sergio Garavini, Ersilia Salvato, Marco Rizzo, Rossana Rossanda, Luigi Pintor, Lucio Magri, Luciana Castellina, Valentino Parlato, Lidia Menapace e altri. Quella sinistra ancora oggi è presente nello scenario politico italiano. Si trova candidata a guidare l'Italia in un folle disegno di retroguardia: si chiama Sinistra Arcobaleno e il suo maggiore rappresentante è quell'insipiente Fausto Bertinotti che ha prodotto un sacco di guai al Paese. Ma pensiamo che i Bertinotti, i Giordano, i Pecoraro Scanio, i Diliberto, i Mussi, e tantissimi altri, con i nuovi schieramenti, finalmente, non potranno ricattare più nessuno! Amen.

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