mercoledì 27 ottobre 2004

Fatti e misfatti.


Primo fatto. Il caso Buttiglione.


Avevamo largamente previsto le conseguenze alle quali saremmo andati incontro a causa della nomina a Commissario europeo dell’On. Buttiglione. Il Presidente del Consiglio ha commesso un grossolano errore di sottovalutazione, dovuto al fatto di aver preferito l’On. Buttiglione all’eccellente, unico e bravissimo Mario Monti. Ha sbagliato. Il paese ne esce male da questa sua maldestra decisione. Ma quello che riesce difficile accettare è che l’On. Buttiglione ancora non si sia dimesso. Un altro lo avrebbe già fatto: per dignità, non per altro. Non si può sottovalutare la sensibilità di un Parlamento come quello europeo, che non è quello italiano, nel momento in cui il Governo italiano non ha ancora ratificato il mandato di cattura europeo. Dunque, c’era da aspettarsi una bocciatura rumorosa come quella ottenuta a Bruxelles: praticamente un fiasco!
Secondo fatto. La prescrizione dei reati. Il deputato di AN, Enzo Fragalà, ha presentato l’ennesima perla o bidone che dir si voglia, che permette una prescrizione più breve per i reati. La destra dell’On. Fini non cessa di stupire. Sono sempre più numerosi i fiancheggiatori che propongono sconti ai delinquenti. Complimenti alla cosiddetta “Casa delle libertà”. Persegue con ostinazione "la libertà" di graziare i mascalzoni. Il paese non ne è certamente riconoscente.
Terzo fatto. Riforma fiscale e taglio delle tasse.
Dopo il “cappotto” alle elezioni suppletive si fa più probabile un ulteriore regresso della popolarità del centro destra. Motivo del contendere è l’"affaire" delle asse. Il Presidente del Consiglio vuole solo tre aliquote, di cui quella più costosa appena al 39%. Vergogna. L’uomo più ricco d’Italia, al potere nel Paese,
invece di aiutare le famiglie al limite della povertà fa pagare meno tasse ai ricchi milionari come lui. Errore gravissimo che forse gli costerà definitivamente la poltrona di conferma alla presidenza del Consiglio alla prossima legislatura. Ma lui non lo capisce.
Quarto fatto. Mozione unitaria dell’opposizione sul ritiro del contingente italiano dall’Iraq.
Grave e persistente errore della pattuglia di sinistra al Parlamento italiano. Un regalo al partito dei terroristi, perché il ritiro equivale sic et simpliciter a lasciare campo libero al Sig. Al Zarqawi, famoso mozzatore di teste musulmano. Bel regalo e colossale errore politico.
Quinto fatto. Minacce di morte al coraggioso parroco antiboss di Forcella nel napoletano.
Doppia vergogna nazionale non solo per non aver aiutato il coraggioso prete anticamorra, ma anche perché non si è messo in moto il meccanismo poliziesco per arrestare e condannare a molti anni di galera i guappi mascalzoni della camorra. E poi, anche se questi delinquenti venissero presi, i famosi provvedimenti legislativi approvati anni fa dal Governo Berlusconi per i suoi interessi, permetterebbero a costoro di essere rimessi subito in libertà. Capperi, che lungimiranza politica governativa!
Sesto fatto. La Cassazione dà ai tifosi violenti più garanzie e impedisce alla Questura di poter vietare lo stadio ai violenti.
Cosa dire di un provvedimento del genere? Non se ne avvertiva il bisogno. Anzi. Con la scusa delle libertà civili e della limitazione delle libertà personali, nonché della libertà di andare allo stadio quando si vuole e come si vuole, si permette ai violenti, perché di questo stiamo parlando, mica di giovani boy scout, di infischiarsene dei provvedimenti della Questura. Avete capito? Cos’altro volete. E poi dicono che la giustizia non funziona perché i giudici sono sottoposti a un atteggiamento di controllo ossessivo da parte del Governo Berlusconi. Ma va là, va là, va là.
Settimo fatto. Liceo Parini.
Altra vergogna di dimensioni nazionali in cui a un danno enorme si risponde con il solito buonismo nazionale: scatta la protezione degli studenti colpevoli evitando loro una punizione esemplare. Vero Sig. Ministro della PI, Sig.ra Moratti? Chi paga i danni? I contribuenti italiani? Ma a lei, si sa, non interessa un fico secco della scuola italiana. A lei interessa il contenitore, non il contenuto. Dopo l'inganno della riforma, dopo l'imbroglio di una nuova scuola che non sa far scrivere correttamente gli studenti, la Sig.ra Moratti regala alla società italiana una scuola senza voto di condotta, praticamente, come dice Paola Mastrocola nel suo bellissimo libro La scuola raccontata al mio cane, una scuola "facile, socializzante, divertente, flessibile, adeguata, moderna innovativa, computerizzata, assistenziale, permissiva, aperta ... una scuola non punitiva, non premiante, non meritocratica, non noiosa, non difficile, non esigente ... una scuola parcheggio, giardino d'infanzia, centro sociale, club Méditerranée..." Una scuola che rovinerà i nostri giovani, condannandoli a una "Ignoranza abissale"! Complimenti.
E per oggi può bastare.

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