domenica 3 ottobre 2004


Inciviltà e barbarie uniti nel segno dell’onnipresente omertà dei siciliani.

A Palermo due automobilisti, padre e figlio, a un incrocio ammazzano a botte un automobilista che li aveva leggermente tamponati. Fin qui la cronaca. Un fatto di crudeltà vera e propria, grave ma comprensibile. Può succedere, anche se è difficile comprendere la furia omicida di due persone che per un piccolo tamponamento alla propria auto uccidono un essere umano. Il fatto grave è invece un altro. Il fatto gravissimo riguarda la mancanza di aiuto dato alla moglie dell’ucciso che si è sgolata chiedendo ai presenti di intervenire per evitare che le uccidessero il marito. Non c’è stato un solo palermitano che abbia avuto l’impulso di aiutare il poveretto per proteggerlo contro la furia omicida dei due barbari assassini. Incredibile. Nessuno ha visto e sentito niente. Siamo nel 2004 ed è come se fossimo nel periodo d’oro dell’omertà siciliana dei libri di Sciascia. Una società popolata da incivili che cercano, non riuscendovi, di nascondere la propria arretratezza culturale. Ad essere siciliani in questi casi c’è da vergognarsi. Purtroppo.

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