venerdì 3 giugno 2005


Richiesta di ritorno alla lira e ignoranza dei ministri leghisti.

I Ministri della Lega, Maroni e Calderoni, hanno chiesto di indire un referendum sull’euro per verificare se i cittadini italiani sono d’accordo nel ritornare alla vecchia lira. Il fatto, dice qualcuno, si commenta da sé. E’ una barzelletta, dice il leader di Rifondazione, Fausto Bertinotti. Questi i fatti. E veniamo alle opinioni. Noi non crediamo che la richiesta dei due ministri leghisti sia una barzelletta. Il fatto è che la richiesta non è venuta da due persone qualunque, ma da due ministri della Repubblica. Quello che colpisce è l’ignoranza mostrata dai due ministri in materia costituzionale. Essi, infatti, con la loro richiesta hanno dimostrato di non sapere che, in materia di trattati internazionali, la Costituzione vieta la possibilità di ricorrere al referendum. Dunque, cosa dire della spacconata leghista? Una sola cosa: che sono due ignoranti che dovrebbero essere licenziati in tronco per avere dimostrato di non conoscere il testo fondamentale per cui guadagnano centinaia di migliaia di euro all’anno. Se questo paese fosse serio, il minimo a questo punto che potrebbe loro succedere sarebbe un licenziamento in tronco. Ma si sa, che in Italia, togliere il posto di lavoro a un lavoratore che non lo merita è più difficile di un cammello che passi per la cruna di un ago. L’aspetto straordinario della vicenda è che il Presidente del Consiglio non chiarisce qual'è la posizione del Governo in questa vicenda. Dov’è la serietà di un Presidente del Consiglio che dovrebbe tutelare l'interesse del paese? Sotto le scarpe.

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