martedì 30 agosto 2005


Candidature, "sacrifici" e prese in giro nella corsa per il seggio ONU.

Che l’ennesima uscita del premier Berlusconi, a proposito del fatto che per lui è un sacrificio ricandidarsi alle prossime elezioni, sia da considerare una stupidaggine bella e buona, l’hanno capita tutti tranne lui stesso e il suo vice Bondi. Dunque, essendoci la maggioranza assoluta, non insistiamo. Quello che più sorprende è invece il fatto che con il suo viaggetto turistico russo a Soci, dal suo amico Putin, è la disastrosa presa d’atto della sua assoluta incapacità ad ottenere risultati da chicchessia sul piano della concretezza politica. L’«amico» Vladimir non è in grado di accontentare l’«amico» Silvio sulla questione del seggio all’ONU. Questa è la demoralizzante conclusione del suo viaggio all’estero. Perché? Per il semplice fatto che il Presidente russo si è già impegnato con la Germania a votare la proposta tedesca, contraria a quella italiana. Questi i fatti, e passiamo alle solite opinioni.
A noi non interessano le belle parole del suo «amico» (e guardati!) Vladimiro. Il fatto che il comunicato finale dica che Silvio e Vladimir siano d’accordo su tanti aspetti della politica mondiale, non significa nulla e non esclude che il solito furbacchione capo del governo russo, specialista del KGP, abbia preso per l’ennesima volta in giro il nostro bel fusto con la bandana. Perché? Perché i due governi pensano e agiscono attraverso politiche opposte. Non sono d’accordo su niente, tranne che sul vuoto dove Silvio, com'è noto, eccelle. Volete un piccolo esempio? Hanno idee diverse sulla Palestina, perché Putin vuole vendere, e venderà, armamenti ai palestinesi, subito e cash; sull’Iran dove il volpone russo venderà armamenti atomici al regime degli Ayatollah, anche qui subito e cash; sull’Iraq non ne parliamo neanche, ecc... Pertanto, dove sono le comuni idee con l’«amico» Putin? Dove sono gli amici? Begli amici, diremo noi! E poi, il bel Silvio nazionale dice che la sua candidatura alle prossime politiche è indispensabile. Si, è vero. Qualcosa di indispensabile c'è. E’ indispensabile per esempio che non faccia fare all’Italia altre figuracce come quelle che ci ha fatto fare da quattro anni a questa parte a livello europeo. Per il Nostro l'indispensabilità a riproporre la sua candidatura ha una ragione essenziale. Quella di fare esclusivamente i suoi interessi, che com'è noto, riesce a farli molto bene! Altro che sacrifici! Che si riposi, ascolti il consiglio, e noi lo perdoneremo :)

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