sabato 20 agosto 2005

A Genova gli ultrà del calcio in rivolta.

Il fatto. A Genova (ma in precedenza anche in altre città, come Messina) i tifosi di calcio della squadra ligure sono in rivolta per la decisione di non ammettere nella serie A la loro squadra. Le conseguenze della decisione della Federcalcio hanno prodotto i tumulti. Ma non si tratta solo di questo. Pensate che gli scontri sono proseguiti per ore, mentre i tifosi hanno bloccato i binari. E dulcis in fundo è stato sparato addirittura un colpo di fucile contro il tribunale. Cosa volete di più? E passiamo alle opinioni. Siamo senza parole. Ma non tanto per il fatto che dei mascalzoni hanno prodotto lo sconquasso di cui sopra. No. Quello si sa. Questa gentaglia dovrebbe essere perseguita con decisione e mandata in galera. No. Noi siamo senza parole per il semplice fatto che possano avvenire simili atti in un paese cosiddetto civile. Ma stiamo scherzando? Addirittura sparare, e non simbolicamente, contro la magistratura. Ma siamo impazziti? E le forse politiche? Che fanno, tacciono? Incredibile. A che punto Lor Signori ci hanno fatto arretrare nel livello di civiltà. Chi? Tutti. Governo, sindacati, forze politiche, economiche, finanziarie, politici nazionali, regionali, provinciali, comunali. Tutti in silenzio. Tutti tacciono. Sapete perché? Perché i primi tifosi delle squadre di calcio sono proprio loro, i politici. Avete dimenticato quando la domenica televisiva dedicata interamente al calcio faceva vedere i Presidenti dei Consigli (di tutte le parti politiche), i Ministri degli Esteri, i Presidenti dei Tribunali, i Segretari Nazionali delle massime Confederazioni sindacali seduti in tribuna a “godersi” lo spettacolo? Si! Uno spettacolo indecente. Adesso con le follie di questo sport si vedono i risultati. E che risultati: la follia più totale. Te capì?

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