domenica 9 dicembre 2007

Umberto Bossi arringa i lumbard col motto "Italia schiavista, pronti ad attaccare".

Il leader della Lega Nord, partecipa a una manifestazione xenofoba contro gli immigrati. Spara a zero contro tutti, compreso il suo alleato Berlusconi, e dichiara che l'Italia è un paese con mentalità schiavista verso il Nord. Ma la minaccia più forte è che i lumbard sono decisi e pronti ad attaccare. Questa la notizia e passiamo ai commenti, che possiamo anticipare subito sono quanto meno esilaranti. Sappiamo che è costume di Bossi quella di "spararle grosse". Basta ricordare tutte le sue dichiarazioni di guerra per sorridere un po' più del solito. Questa volta c'è una novità: fa compassione. Come ci si può arrabbiare con lui quando dice che sono pronti migliaia di proiettili, o quando afferma che i fucili sono pronti e carichi per liberare il Nord padano, ecc... Cosa volete, questa è l'Italia. I francesi hanno avuto Luis De Funes, gli inglesi Mr. Bean, noi Totò, i lombardi ... Bossi. Con quella canottiera l'Umbertone nazionale può dire quello che vuole. Gli italiani tuttosommato gli vorranno sempre bene. L'unica nota stonata è la compagnia. Avere vicino Calderoli e Borghezio non è una cosa piacevole è rappresenta una nota stonata che non gli fa bene e costringe gli italiani o a combatterlo o a deriderlo. Le cattive compagnie, specie se razziste e xenofobe, hanno fatto sempre perdere, mai vincere. L'è inscì chiaro?

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