sabato 8 dicembre 2007

Una intervista surreale all'On. Giordano.


Abbiamo visto in televisione una situazione al limite della realtà. Sapevamo che il mondo è cambiato, ma non fino a questo punto. Ecco il fatto di oggi. Il Segretario nazionale di Rifondazione Comunista, On. Franco Giordano, si è fatto intervistare da un giornalista della RAI su un'auto di lusso in movimento nella città di Roma, comodamente seduto sulla lussuosa moquette grigia della prestigiosa auto, con la cintura allacciata su una giacca con cravatta di un vestito grigio scuro alla maniera dei bancari della City londinesi. Con un tono suadente, leggermente british, immedesimato nel ruolo, rispondeva all'interlocutore proponendo una società più equa e più giusta di quella attuale, piena di amore per una visione di sinistra in grado di superare la fase del capitalismo brutale della attuale società contemporanea personificata dalla condotta conservatrice del nuovo partito democratico di Walter Veltroni. Se non fosse stato per la barba apparentemente incolta, l’On. Giordano di Rifondazione comunista avrebbe potuto benissimo sembrare un politico conservatore come il Senatore Dini. Questi i fatti e passiamo alle opinioni. Sapevamo che a certi livelli la politica può diventare surreale ma non fino a questi punti limiti. Il sembrare e l’apparire per certi politici è purtroppo diventato più importante dell’essere. Non è possibile deglutire questo boccone apparentemente molto sostanzioso, pieno di gustosa carne ma anche di disgustoso grasso. Sentire un esponente comunista oggi, anno 2007, parlare alla maniera di un banchiere inglese è un boccone francamento indigesto per qualsiasi stomaco. Non sappiamo valutare appieno in questi casi quanto sia maggiore l’ipocrisia dell’apparire accettabile agli italiani dalla provocazione dell’essere lo stesso individuo che manifestò e continua a manifestare ancora oggi in piazza per i “diritti” dei black bock che hanno semidistrutto la città di Genova durante il G8 di qualche anno fa. Con l’On. Giordano noi non abbiamo nulla che ci accomuni. Non prenderemmo neanche un caffè al bar. Tuttavia, ci permettiamo di suggerirgli che l’abbigliamento certe volte può dare alla testa. La prossima volta ci ripensi e non dia né interviste sulle mercedes, né si vesta all’inglese. Lo preferiamo con il maglioncino alla pugliese su una camicia, anche rossa, senza cravatta.

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