Oggi l’idea di Unione Europea è in crisi. Lo è nelle teste malate di molti politici d’Europa che fanno a gara per inculcare nelle opinioni pubbliche dei loro paesi l’estraneità dell’idea di Europa e di Unione Europea. Lo è nelle pagine dei giornali e delle televisioni di tutti i paesi europei, nei quali invece di parlare dei problemi e dei temi di politica europea hanno fatto a gara a considerare queste elezioni un semplice test elettorale per motivi di bassa politica nazionale. Ma lo è più di tutti nella testa degli europei, che si sono piegati al pericoloso gioco dei loro politici e hanno disertato le urne permettendo alle formazioni nazionalistiche ed estremistiche di inalberare successi. Lo è anche, e questo ci indigna fortemente, nella testa delle gerarchie religiose di tutta Europa a cominciare dal nostro Vaticano, e via via attraverso le varie Chiese protestanti e ortodosse per finire in quella, diciamo la verità molto estranea all’idea di Europa, dei mussulmani, che in questa tornata elettorale europea non hanno mosso né un dito, né un solo simbolo religioso a favore della partecipazione al voto. Fa senso notare che il potere religioso non ha fatto nulla per suggerire ai loro fedeli di non alimentare l’assenteismo elettorale. Siamo francamente sconcertati da questo atteggiamento di irragionevolezza politica di tutti i soggetti istituzionali, laici e religiosi, che dovrebbero avere a cuore le sorti di un’Europa in cui i cittadini siano motore potente e costante del percorso politico comunitario. Forse si vuole agevolare il messaggio disfattista del “tanto peggio, tanto meglio”? E, di grazia, a chi gioverebbe? E parliamo di Italia, ovvero di pessima Italia, forse la peggiore di tutti in Europa, dove gli esempi negativi sono presenti a bizzeffe. Il nostro è stato il paese meno “europeo” di tutti. Diteci, in quale paese si è votato per una elezione europea e tutti, dico tutti, a cominciare dai candidati e a finire a tutti i media (giornali, tv, settimanali,etc.) hanno fatto una campagna elettorale all’insegna del tema “Berlusconi papi” si o no? Non si è parlato di Nuovo Trattato europeo, né di politica estera ed economica europea, non si è parlato di Commissari europei che sono stati bravi o cattivi nella gestione del loro ministero, non si è parlato di difesa comune, né di regole comuni europee. No. In Italia si è parlato solo di veline, di scandali che hanno interessato il Presidente del Consiglio Berlusconi, di “affari” (qui si europei) che sono stati ritratti in foto più o meno compromettenti, e di tante altre questioni che con l’Europa non c’entravano nulla. Lo vogliamo dire a voce grossa che in questo paese la politica europea da sempre, ma più temerariamente oggi più di ieri, è solo un atto formale di potere e di opportunismo per migliorare solo la propria carriera e la propria immagine! Aggiungiamo che i politici che contano, sui quali cade la parte maggiore delle responsabilità, sono proprio coloro che dovrebbero essere cacciati dal tempio, perché perseguono solo e soltanto i propri interessi infischiandosene di Europa e di politica europea! Questo paese sta letteralmente sbrindellandosi. Desidereremmo ricordare ai soli che possono condizionare positivamente l’attuale cancrena della politica italiana, nonché di diminuire il degrado della vita sociale e la mancanza di etica nella vita pubblica, che il loro atteggiamento pilatesco potrà dare pessimi frutti in futuro. Il rischio è che nella melma del risultato di questo andazzo populistico e nella deriva della vita qualunquistica, in cui i politici italiani eccellono, possono andare a finire i loro stessi ideali di vita. Vero, Eccellentissimi Cardinali della Sacra Apostolica e Romana Chiesa Cattolica? Le Loro Eccellenze ricordino che alcune volte l’eccessiva “prudenza cardinalizia”, ben descritta da Manzoni in un famoso passo de “I promessi sposi”, può essere un male e non un bene. Meditino, meditino a fondo e ricordino che Gesù scacciò dal tempio i mercanti.
domenica 14 giugno 2009
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