lunedì 8 giugno 2009

I rischi di una vittoria esagerata.

Le conferme dei risultati delle elezioni nazionali dello scorso anno sono alla fine venute. Le elezioni europee e quelle locali hanno mostrato che Berlusconi è maggioranza in Italia. E che maggioranza. Ha da gridare il Pd dicendo che nel paese il Pdl non ha la maggioranza assoluta. Il Pd mostra in questo contesto la sua vera natura di irascibile e risentito partito che non vuole riconoscere la realtà dei fatti e, soprattutto, non vuole riconoscere la sconfitta di un progetto di nuovo partito che non ha mai convinto. Ma lasciamo perdere il Pd, che continua la solita tradizione di una sinistra italiana incapace di sintonizzarsi sulle sensibilità del paese, e parliamo piuttosto della vittoria del centrodestra. La maggioranza ha vinto alla grande e con convinzione. Lasciate stare il raddoppio dell’Idv o il 6% dell’Udc. Sono quisquilie e pinzillacchere, avrebbe detto Totò. Qui se si considerano i numeri, dalla nascita risorgimentale della Nazione non c’è mai stata una maggioranza così forte, piena e convincente come quella di adesso. Guardate Napoli. Dove sono andate a finire le gioiose macchine da guerra di Bassolino e della sua Collega Sindachessa Iervolino? Noi siamo dell’avviso che il lavoro ai fianchi fatto dal duo Berlusconi-Bossi a Veltroni prima e a Franceschini dopo, è stato il classico lavoro dei pugili che per dieci riprese su dodici lavorano ai fianchi l’avversario in modo tale che alla undicesima ripresa basta poco perché essi vadano ko. Tutti fingono di non capire che il paese, ovvero gli italiani, hanno deciso di dare a Berlusconi una maggioranza solida e convincente per fare le riforme. Quali riforme? Quelle che la sinistra non ha mai voluto fare. Perchè? Perchè ha preferito cedere al ricatto delle pulci di Rifondazione, dei Comunisti d'Italia e dei Verdi e modificare in peggio l'ottima riforma delle pensioni voluta dal precedente governo Berlusconi. Dicevamo, quali riforme? La giustizia in primo luogo, con la separazione delle carriere dei magistrati, di una magistratura che ha debordato dalle linee che la riguardavano; le grandi opere in secondo luogo, che necessitano al paese in maniera vitale e che la sinistra quando ha governato ha sempre messo in naftalina; e in terzo luogo le televisioni, ovvero quei luoghi e quegli strumenti di potere nelle quali sta per andare in onda il programma berlusconiano di cannibalizzare la Rai per far diventare Mediaset la più grande televisione privata del mondo. Avremo in Italia veline e spettacoli indecenti e soporiferi per gli stupidi italiani di sinistra e di destra che non hanno mai voluto capire che la mancanza di un progetto politico moderato e credibile porterà Berlusconi a fare quello che vorrà per almeno altre due legislature. Questo è quello che accadrà nel prossimo futuro. In tutta questa sarabanda di notizie che riguardano i propositi del nostro Presidente del Consiglio una sola cosa non è chiara e che ci lascia perplessi. Il Vaticano e le Gerarchie cattoliche sono soddisfatte o no di questo stato di cose in Italia? Dall’assenza di commenti vaticani non si capisce se la Chiesa cattolica e la CEI in particolare siano soddisfatti di come stanno andando le cose sul piano sociale oppure si è cauti perché c’è preoccupazione. Ma preoccupazione di cosa? Che il famoso relativismo laicista si stia insinuando subdolamente nelle menti degli illusi italiani proprio dall’interno, secondo la massima “dagli amici mi guardi Dio perché dai nemici mi guardo io”. Che gli italiani non abbiano capito nulla di politica lo sappiamo da tempo ma che non l’abbiano capito i Cardinali Eccellentissimi fa notizia. O no? Forse ai Reverendissimi Cardinali Cattolici di Santa Romana Chiesa cominciano a venire dei sospetti che il cavallo di razza su cui hanno puntato finora sia diventato un po’ imbizzarrito? Può la Grande Madre Chiesa Apostolica e Romana accettare questo stato di cose basato sul “nulla etico” e sul “vuoto morale” più assoluto? Noi crediamo che la Chiesa cattolica stia giocando con Berlusconi una partita a poker pericolosissima. Rischia di vincere un piccolo piatto (di lenticchie) e di perdere il piatto più ricco, che è quello della società dei valori irrealizzata e, ahimè, irrealizzabile, magari con un rilancio berlusconiano vinto con un bluff. Sarebbe il colmo, anzi sarebbe una autentica presa in giro. Meditino gli Eminentissimi Cardinali su dove sta andando la società italiana del Noemigate e perchè.

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