martedì 21 luglio 2009

Moralità ed etica Ad usum Delphini

Qualcuno che ha a che fare con la CEI sembrerebbe finalmente aver capito che era necessario parlare contro il degrado della vita libertina. Sembrerebbe cioè che, finalmente, gli Eminentissimi Cardinali della CEI abbiano preso finalmente posizione contro il “velinismo”. In realtà, le cose non sono proprio andate così, perché a parlare e in modo duro è stato il Segretario della CEI, che non è la CEI. A nostro parere, la CEI non è il Segretario ma il Presidente, cioè il Potentissimo ed Eminentissimo Cardinal Bagnasco di Genova. E lui finora ha taciuto. Vorrà pur dire qualcosa, no? “Eppur qualcosa si muove” diciamo noi, parodiando una celebre frase di Galileo quando, Le Loro Eminenze, gli fecero firmare l’abiura. Qualcosa di nuovo tuttavia è avvenuto. Mons. Crociata ha parlato in modo duro con i libertini e li ha trattati per quello che sono: degli sbandati che non dovrebbero avere il potere di condizionare la società. Ma cos’ha detto veramente il Segretario della CEI? Riportiamo la sua condanna con i periodi più significativi:

“Assistiamo a un disprezzo esibito nei confronti di tutto ciò che dice pudore, sobrietà, autocontrollo: c’è sfrenatezza e sregolatezza nei comportamenti sessuali e sfoggio di un libertinaggio gaio e irresponsabile che invera la parola lussuria; salvo poi, alla prima occasione, servirsi del richiamo alla moralità, prima tanto dileggiata a parole e con i fatti, per altri scopi, ti tipo politico, economico o di altro genere”.

Fermiamoci qui, perchè di carne sul fuoco ce n’è tanta. Dunque, finalmente un Vescovo, anche se non di grado uguale a quello del Presidente della CEI, ha comunque parlato e le sue parole sono pesanti per il destinatario dell’invettiva. Vogliamo commentare adesso le parole di Mons. Crociata. Facciamo finta che il destinatario possa essere o Silvio Berlusconi o un suo antagonista politico, che indichiamo genericamente come “un esponente di un gruppo dell’opposizione anticlericale”. Per carità, non vogliamo dire che il destinatario sia effettivamente Berlusconi o Pannella. Stiamo solo provando a fare un gioco di ruolo per vedere se funziona. Alla fine proviamo a vedere se il gioco è coerente e logico con l’ipotesi. Iniziamo dalla prima proposizione:
“Assistiamo a un disprezzo esibito nei confronti di tutto ciò che dice pudore, sobrietà, autocontrollo […]”.
Che significa? Affibbiata a Silvio Berlusconi sembrerebbe significare che il Silvio nazionale disprezza il pudore, la sobrietà e l’autocontrollo. Vi pare possibile? Avete mai visto Berlusconi esaltare il pudore, essere sempre sobrio e moderato nei suoi giudizi contro gli avversari, possedere autocontrollo come se fosse un uomo di governo scandinavo? Se per pudore si intende compostezza, virtù, modestia, riservatezza, morigeratezza, timidezza e riguardo; se essere sobri significa essere misurati, parchi, sottotono, discreti; e se avere autocontrollo significa non essere impulsivo, collerico, vendicativo allora ci sentiamo autorizzati di dire che Berlusconi non ha pudore, né sobrietà, né autocontrollo. Vi ricordate al Parlamento Europeo il caso Martin Schulz? In quell’occasione Berlusconi secondo voi è stato morigerato, riservato, composto, timido? No, è stato proprio il contrario, tanto che ha detto di Schulz che avrebbe potuto recitare bene in un film in cui avrebbe fatto benissimo la parte di un Kapò! Terribile. Si è trattato di un’offesa veramente grave. Vi ricordate come mollò l’Annunziata durante un’intervista quando le rovesciò addosso che era settaria e aveva pregiudizi nei suoi confronti? Lo stesso dicasi per la sobrietà: è sobrio un Presidente del Consiglio che fa delle scenate contro tutti coloro che non la pensano come lui come quando disse al giornalista Santoro in diretta al telefono che si doveva controllare perché era un lavoratore dipendente della RAI? E’ sobrio un capo di governo che fa il cucù alla Merkel e fa le corna alla riunione dei capi di stato al G8? Non parliamo infine di autocontrollo perché il Silvio nazionale non sa neanche cosa sia. E se invece di Berlusconi parliamo di Pannella o di qualche altro anticlericale leader della sinistra il gioco di ruolo cosa permette di mettere in evidenza? Vediamo. Ritenete Pannella sobrio e misurato? No. Proprio no, anche lui. Ma per altri motivi e differenti scopi. E se i veri motivi di Mons. Crociata non sono quelli di stigmatizzare i comportamenti di Berlusconi ma quelli dei gay, per esempio quelli del Gay Pride, le frasi del Segretario della CEI possono essere individuate come il vero destinatario della missiva? Fate voi. Ma non finisce qui, perché subito dopo Mons. Crociata aggiunge “c’è sfrenatezza e sregolatezza nei comportamenti sessuali e sfoggio di un libertinaggio gaio e irresponsabile […]”. Qui la cosa è addirittura preoccupante. I comportamenti sessuali sono una cosa privata e dovrebbero essere e rimanere tali, invece qualcuno o altri in questo campo sono sfrenati e sregolati. Ritorniamo al Silvio nazionale, altrimenti detto Papi. E’ Berlusconi sfrenato e sregolato? A sentire le dichiarazioni del fotografo che fece le famose foto che ritraggono l’ex premier ceco Topolanek con le pudenda scoperte, dire sfrenatezza è poco! Ma qui non stiamo parlando di Topolanek ma di Berlusconi. E’ sfrenato e sregolato Berlusconi? In pubblico no, anzi è materno, con la sua voglia di accarezzare le bimbe, mai in pubblico lo abbiamo visto con delle belle meteorine sulle ginocchia. Ma gli aggettivi che sono più interessanti sono "gaio e irresponsabile". E’ gaio e irresponsabile Berlusconi? Gaio lo è quando non parla dei comunisti. Direi senz’altro che qui ci sta tutta la definizione del ruolo. E irresponsabile? Via non è possibile affermare che Berlusconi è irresponsabile quando poi dà alla Chiesa Cattolica una incredibile quantità di benefici. Immissione in ruolo nella scuola statale degli insegnanti di religione, nominati (udite udite) non dai Provveditorati agli Studi dello Stato ma dal Vescovado Cattolico del Vaticano, senza concorso come prevede la Costituzione; gratuità di spese per gli edifici non di culto perché non viene pagata l’ICI dalla Chiesa Cattolica allo Stato italiano; finanziamenti della scuola privata cattolica a iosa e tanto, tanto, tanto altro. Dunque, un Capo di governo del genere - ovvero per la Chiesa Cattolica una manna del Cielo come questa – può essere definito irresponsabile? No. Allora vuol dire che il grido di dolore di Mons. Crociata è rivolto a qualcun altro, ma a chi? Guardate un po’ i sostantivi e gli aggettivi adoperati:
• sfrenatezza e sregolatezza nei comportamenti sessuali,
• sfoggio di un libertinaggio gaio e irresponsabile,
• lussuria,
• salvo poi, alla prima occasione, servirsi del richiamo alla moralità, prima tanto dileggiata a parole e con i fatti, per altri scopi, ti tipo politico, economico o di altro genere.
Quante volte Pannella e i radical anti-clericali hanno parlato di moralità perduta dalla Chiesa Cattolica e quante volte hanno parlato che è necessaria una moralità di tipo politico ed economico contro il sistema dei partiti e delle corporazioni, contro i poteri occulti, come il Vaticano ed altri, che hanno sempre esercitato pressioni per estromettere i radicali dalla rai, dal palazzo, dalle cariche, dai finanziamenti, etc.? A noi rimane la consapevolezza che l'eccessiva "prudenza manzoniana" dei vertici ecclesiastici possa alla fine risolversi in un danno per la stessa Chiesa Cattolica, perchè l'eccessiva prudenza nel definire i destinatari può ingenerare una confusione di ruolo tra un personaggio e l'altro. Chi vuol intendere, intenda.

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