giovedì 17 dicembre 2009

Incapacità di bloccare la pantagruelica fame del compare di affari.

Al capezzale dello spossato Berlusconi si sono presentati in ospedale in questi giorni i corvi della Lega Nord che hanno chiesto e ottenuto dal degente sofferente le presidenze delle due regioni del nord, Veneto e Piemonte, che si vanno ad aggiungere alle mille altre pretese per la “lombardità” del partito di Bossi. Continuando di questo passo, alla prossima aggressione, il Presidente del Consiglio Berlusconi sarà costretto a mollare altri pezzi del settentrione del paese per la voracità insaziabile e secessionista dei leghisti di acquisire il massimo nel più breve tempo possibile. La strategia è chiara: a piccoli passi, digerendo qualunque “porcata” legislativa prodotta dal duo Bossi-Berlusconi, infischiandosene dei concetti di etica e di morale, con la ipocrita scelta delle radici cristiane razziste e discriminanti, la Lega si sta appropriando dell’intero nord Italia. Quando sarà troppo tardi ci si accorgerà che la visione berlusconiana della politica del suo centro destra avrà fatto perdere il bene più prezioso che è l’unità della nazione. Il tutto con la complicità di quella destra nazionalista che fu il partito di Almirante prima, di Fini dopo e dei colonnelli di AN di oggi. Questa gente, dalla “pochezza” ciclopica nel campo dell'etica e della politica di alto livello, per la fame di potere dovuta al digiuno cinquantennale impostole dal dopo guerra, è riuscita a cambiare anche il significato della parola Patria. Che tempi! Che lupi!

2 commenti:

Giacomo ha detto...

Carissimo Zeno,
tralasciando il discorso relativo alla beatificazione ed all'accostamento tra Papa Pacelli e Wojtyla,volevo sapere la sua opinione, qualora fosse disponibile, sull'ultimo discorso di Papa Benedetto alla Curia Romana del 21 dicembre, dove viene toccato il tema della laicità e "apetura ai non credenti".
La ringrazio della risposta e le auguro Buon Natale!

Zeno ha detto...

Caro Giacomo,
in primo luogo grazie per essere intervenuto nel blog. In secondo luogo, la informo che il commento alle questioni relative alla beatificazione di Papa Pacelli doveva essere proposto nel post di Lunedì 21 dicembre piuttosto che in quello di Giovedì 17 dicembre che si riferisce a tutt'altro discorso, cioè alle note posizioni bossiane della Lega Nord. In ogni caso le rispondo subito informandola che sono del parere che papa Ratzinger ha utilizzato il metodo del *prendi e dai*. Questa tecnica è una tecnica di comunicazione con la quale si prendono delle decisioni forti edulcorandole con un contentino. In altre parole, oggi si lancia una decisione di *destra* e domani si raddoppia con una decisione di *sinistra* di minor stampo della precedente. Così facendo si ottiene un importante risultato concreto (vedi la la beatificazione di Papa Pacelli) e l'indomani si dice che la Chiesa non deve fare politica e non bisogna cedere alla tentazione di scambiare la catechesi con la politica (una ovvietà). Attenzione che Ratzinger ha già fatto così in precedenza e molto probabilmente continuerà in avvenire. Con il discorso di Ratisbona ha mollato un ceffone in viso ai musulmani, salvo poi nella moschea di Damasco dire il contrario. La conclusione è quella che ho detto nel post, e cioè che la Chiesa non ragiona come gli uomini, e noi come uomini non possiamo capire il vero senso delle decisioni delle Autorità ecclesiastiche. Capito?
Saluti

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