giovedì 31 dicembre 2009

Bilanci di fine anno.

La fine dell’anno è sempre tempo di bilanci. Si sentono fare in televisione e nei giornali bilanci di tutti i tipi. Bilanci annuali, bilanci di vincite e di sconfitte, bilanci col segno+ e il segno- . Di questi bilanci noi vogliamo farne uno, alla nostra maniera, senza fare sconti a nessuno e, soprattutto, senza buonismi che a nostro parere sono uno dei motivi del disastro socio-politico degli italiani. In particolare vogliamo fare un bilancio al potere politico e a tutti i conformismi di qualunque natura che imperano nel paese e che in questo anno hanno tratto profitto copiosamente. Il 2009 è quasi finito e solo pochi lo rimpiangono. Tra questi solo i politici e i profittatori lo trovano positivo perché il 2009 ha permesso loro di lucrare rendite parassitarie e profitti ottenuti in modo immorale in grandi quantità. Un esempio per tutti. Il rientro dei capitali esportati illegalmente - con la inaccettabile e immorale soprattassa di appena il 5% per mettersi in regola con il fisco - ha sicuramente arricchito in modo sleale e truffaldino le pance obese e di cattivo gusto di questi scorretti italiani opportunisti e speculatori. Ma poniamoci la domanda che interessa tutti. La domanda è : "a fine anno siamo più soddisfatti o meno soddisfatti di come abbiamo iniziato l’anno"? In altri termini il 2009 ci ha cambiati in meglio o in peggio? A fare una lettura critica e sintetica delle informazioni di tutto l’anno le cose sono peggiorate. E non di poco. In politica la maggioranza e Berlusconi hanno mostrato il peggio. Si va dalle leggi ad personam al conflitto totale con tutti e contro tutti. Un assoluto segno meno. L’opposizione è passata dal buonismo veltroniano al realismo bersaniano. Nulla di nuovo sotto l’albero. Bersani deve crescere e mostrare che tipo di politica intende fare. Politicamente ancora è un bambino. Quale faccia mostrerà quando sarà svezzato? Allo stato attuale è un colossale punto di domanda. Nel costume la situazione è peggiorata di molto. La predisposizione degli italiani a commettere reati è ulteriormente aumentata e hanno un bel po’ da fare il Ministro dell’Interno e il Sindaco di Roma a giudicare in calo tutti i reati. Nella finanza il debito pubblico continua inesorabilmente ad aumentare, mentre il deficit dei valori morali e civili degli italiani va alle stelle. In economia i ricchi sono diventati più ricchi e i poveri sono diventati più poveri, alla faccia della adesione “crescente e convinta” al cattolicesimo di facciata degli italiani di fede berlusconiana. Nel mondo della religione i fedeli della Santa Cattolica e Apostolica Chiesa Romana fanno prosperare l’ipocrisia, perchè vanno in chiesa a partecipare alle funzioni religiose mentre il loro portafoglio aumenta in volume a dismisura alla faccia dell’equità e del senso di giustizia di francescana memoria. La scuola perde sempre più di qualità, la magistratura è sempre più presa da altre ragioni per mostrare quella severità che sarebbe necessaria in un periodo di gravissima perdita di credibilità di tutte le istituzioni. L’informazione è strapiena di velinismo e di cronaca. Nel giornalismo dei quotidiani impera la legge o “con” o “contro” Berlusconi. Le analisi sono praticamente cristallizzate in questo paradigma assoluto di pro- e di anti- che dequalifica il mondo della politica italiana e rende il Parlamento italiano un pollaio con alcuni galli che si azzuffano tra di loro. Ma quello che più è insopportabile è il vezzo dei ricchi e dei mascalzoni di far comprendere alla gente che tutto sommato da quando c’è Berlusconi al potere tutto va bene. Complice una sinistra rimbambita e ferma all’età della pietra, una razza speciale di adulatori si è fatta strada nei palazzi del potere, nelle sedi dei partiti di governo, nelle parrocchie delle chiese, e si è accasata nei centri radio-televisivi mostrando un deficit pauroso di etica e di moralità. Il compito di molti filo-berlusconiani è far finta di niente. Il paese funziona, e in ogni caso la crisi ha colpito meno in Italia e più negli altri paesi. Imbroglioni di prima e di seconda categoria stanno facendo il diavolo a quattro per imbrogliare la gente con una informazione pilotata e di bassa lega. Spegnere e raffreddare, questo è il motto. Ci ricorda I Promessi Sposi quando il Conte Zio dice al Padre Provinciale che è necessario "troncare, sopire, sopire, troncare". Nessuno fa più critica intelligente, nessuno esercita il libero arbitrio e tutti, per timore di perdere il ciuccio, si adeguano. Questo è il paese che attualmente Babbo Natale sta portando in dote agli italiani sotto l’albero. A fare da complice alla politica berlusconiana c’è stata la sinistra italiana, infarcita in questi ultimi decenni di finti e mediocri politicanti, incapaci di mettere a fuoco politiche intelligenti e razionali per il paese, complici inescusabili un trio sindacale che ha mille responsabilità per non aver colto i segnali di richiesta di giustizia e di equità dei cittadini che non fossero dipendenti pubblici e operai garantiti illicenziabili. Scandali nazionali, regionali e provinciali hanno creato nel paese una specie di ferrea collaborazione interclassista per rubacchiare il più possibile risorse della comunità e farle entrare nelle tasche di pochi. Grazie alla sordità e alla mancanza di lungimiranza di tantissimi italiani che invece di vigilare sulla correttezza delle azioni di governo e di mandare a casa, o meglio nelle prigioni, gli imbroglioni li hanno innalzati sulle poltrone del potere e là li mantengono con i voti di scambio e di favori reciproci. Questo è quello che meritiamo come italiani per essere conniventi con un potere immorale e per nulla etico. Non siamo degni di avere una classe politica a posto. Che disgusto!

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