martedì 8 novembre 2011

I nodi vengono sempre al pettine.

Sera di martedì 8 Novembre 2011. Da poco è terminata la votazione sul Rendiconto dello Stato. I voti sono stati 308 a favore della maggioranza e 321 astenuti. Il Governo dovrebbe essere contento della votazione plebiscitaria. Vincere per 308 a 0 dovrebbe essere un evento di grande felicità. Invece, tutti i ministri hanno facce scure. Berlusconi è nero. Quando si rende conto della “vittoria-sconfitta” il suo occhio sinistro gli diventa estraneo, assume una forma vitrea, come se stesse per uscire dall’orbita. Ha le labbra serrate e l’umore pessimo. Sente per la prima volta che non è come le tante altre volte in cui si è salvato per il "rotto della cuffia". Questi i fatti ed ora la nostra opinione. E’ da anni che molti italiani aspettano il momento in cui darà le dimissioni. Vero che Berlusconi, se lo vuole, può ancora rimanere sulla poltrona fino a che non venga sfiduciato. Sul piano formale non ha obblighi di dimissioni. Ma solo sul piano formale. In ogni caso in queste ore non deve sentirsi a suo agio. Ci ricorda il dittatore Adolf Hitler, quando chiuso nel suo bunker a Berlino, con l'esercito tedesco che si arrendeva alle forze alleate su tutti i fronti, lui spostava sul tavolo della stanza soldatini che prendevano il posto di divisioni immaginarie, che non esistevano più, dicendo: Adesso io spostare 42ma divisione di Kettering da fronte est a fronte ovest dove la farò incontrare con 52ma divisione di Pottering. Poi faccio arrivare da sud 78ma divisione di Konningen che unendosi a 33ma divisione di Hansering produrrà nostra vittoria finale! Ma dove essere 55ma divisione? Perché non essere ancora arrivata 67ma divisione? Hitler non voleva capire che non c'era più alcuna divisione da spostare per vincere. Il fatto era che aveva perduto la guerra. L'ex ministro degli esteri Antonio Martino intervistato da una giornalista sulle possibili dimissioni di Berlusconi ha avuto il coraggio di dire che “è necessario pensare a una maniera dignitosa per far uscire di scena il nostro amato Presidente Berlusconi”. Capito? Il Senatore Martino sente l’obbligo di informare i giornalisti e l’opinione pubblica che non è immaginabile pensare a una uscita immediata dalla scena politica di Berlusconi senza il paracadute della dignità di un’uscita dolce, perché il “beneamato” Cavaliere non può essere considerato come una qualunque persona normale. Il Senatore del Pdl Antonio Martino dovrebbe vergognarsi di avere fatto questa dichiarazione. La sola cosa che può fare Berlusconi in questo momento è uscire di scena il più presto possibile. Berlusconi Silvio la dignità l’ha perduta irrimediabilmente nel momento in cui il suo conflitto di interessi ha prodotto alle sue aziende guadagni di miliardi di euro a spese degli italiani. E si ricordi che se ci sarà giustizia in questo paese, quando sarà ritornato un cittadino comune dovrà risarcire lo Stato di tutti gli averi che è riuscito a guadagnare ingiustamente con il suo colossale conflitto di interessi. Altro che dignità.

2 commenti:

Anonimo ha detto...

Caro Zeno pensa veramente che la coalizione Fini - Vendola - Casini - Bersani - Di Pietro - Pannella, sarà la risoluzione dei mali dell' Italia ? Non sarà il solito minestrone per ottenere la maggioranza delle forze del centro-sinistra ?
La ringrazio

Nicola

Zeno ha detto...

Caro Nicola, è la seconda volta che lei mi propone delle domande che non hanno alcun legame con il post che ho pubblicato. Io ho chiaramente espresso il mio pensiero affermando che Silvio Berlusconi è arrivato al capolinea della sua carriera politica perchè merita quello che gli è successo. Chi è causa del suo mal pianga se stesso. Lui che ha fatto campagna acquisti, come nel calcio, di parlamentari, alla fine è stato abbandonato dai suoi stessi deputati. Se poi vuole sapere se la coalizione eterogenea che lei ha indicato risolverà i mali del paese le dirò che non ci riusciranno. Ma è giusto che ci provino. In ogni caso faranno meno male di Berlusconi.

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