lunedì 21 novembre 2011

Il confronto penoso tra chi chiede l’ascolto e chi ha fatto gli imbrogli.

Il gradimento degli italiani per il nuovo Presidente Monti è arrivato, dopo solo pochi giorni dall’insediamento, al 73%. Una cifra inverosimile per un uomo quasi sconosciuto ai più fino a due settimane fa. Che si sia trattato di un premio alle qualità di Monti non ci sono dubbi. Monti è stato in grado di invertire lo stile e il modo di fare di un primo ministro scegliendo la sobrietà, la misura ma anche la competenza. Oggi abbiamo un Capo del governo che esce a piedi da casa e va con la moglie in un museo dove paga di tasca sua il biglietto. Prima c’era un soggetto narciso e disonorevole che ha avuto due mogli ma non è stato in grado di conservarne nemmeno una, non ha mai frequentato i musei, non ha mai pagato di tasca sua il biglietto e preferiva l’harem con decine di scosciate veline in cerca di guadagni facili. Vi sembra poco? In più faceva il Pinocchietto. Cioè diceva le bugie come quella che la crisi in Italia non è mai esistita. Lo dimostra a suo dire il fatto che i ristoranti erano pieni e i posti in aereo introvabili perché gli italiani erano quasi tutti in volo per fare vacanza. Insopportabile. Altra bugia che era stata nascosta è quella relativa al decreto su “Roma Capitale”. Che cosa è successo? Che Monti al primo Consiglio dei ministri lo ha presentato prima che scadesse, aiutando indirettamente il Sindaco di Roma, berlusconiano di bottega, che non lo merita. In precedenza lo stesso decreto era stato affossato sistematicamente dai due padani Pinocchietti Silvio Berlusconi e Umberto Bossi, i quali avevano fatto l’accordo segreto di non farlo mai passare in Consiglio dei Ministri. In cambio Bossi avrebbe votato qualunque legge ad personam Berlusconi avesse proposto in Parlamento. Un duetto plebeo e volgare di furbi e di birbanti che invece di fare gli interessi degli italiani facevano gli interessi propri ai danni degli italiani. Il Presidente del Consiglio Mario Monti ha detto in Parlamento a chiare lettere che come nuovo governo desidera che tutti i politici prima di applaudire o meno sarebbe meglio che ascoltassero. Tutti devono ascoltare. E soprattutto tutti devono essere più trasparenti e non nascondere nulla. Berlusconi e Bossi invece di essere trasparenti nascondevano tutto e facevano gli imbrogli. Il loro è sempre stato il governo degli imbrogli. Speriamo che gli italiani capiscano veramente di che pasta sono fatti gli imbroglioni e non li seguano più.

Nessun commento:

Support independent publishing: buy this book on Lulu.