venerdì 22 marzo 2013

Grillo e il gioco delle tre carte.

Quando abbiamo visto Grillo accompagnato dai due capigruppo del M5S entrare nel palazzo del Quirinale per l’incontro con il Presidente della Repubblica abbiamo provato contentezza, perché in quel preciso momento e per la prima volta dalla nascita della Repubblica abbiamo compreso in pieno che cos'è la democrazia e quanto sia importante che questo paese sia una Repubblica. Vedere un ex comico televisivo e due persone anonime essere diventati protagonisti del mondo della politica perché eletti dal popolo, rafforza in noi l’idea che la vera natura di una nazione democratica si manifesta e si realizza in pieno in questi momenti. Dunque, la visita della delegazione del M5S è stata per questi aspetti una felice sintesi di democrazia, uguaglianza e libertà di scelte dei cittadini. Altro discorso è poi l’analisi politica dell’incontro e dei suoi risultati. A questo proposito vi vogliamo raccontare una storiella. Nei mercatini dei paesi di una volta, durante le festività, si incontravano i giocatori delle “tre carte”. Non sappiamo se vi è mai successo di vederli in azione. Erano degli attori straordinari. Avevano competenza, destrezza, intelligenza e colpo d’occhio formidabile. Da bambini li osservavamo con attenzione e spesso parteggiavamo per loro perché nella nostra ingenuità credevamo che fossero degli sprovveduti. “Questa è la carta che vince, le altre due perdono”. Lanciavano le tre carte sul piccolo tavolinetto, una dopo l’altra, velocemente, e poi invogliavano a puntare del denaro. “Un, due, tre: puntate Signori”. Di fronte a loro i due compari che puntavano le banconote e vincevano facilmente. Tutti si stupivano della facilità con la quale puntavano e vincevano. Fino a quando il pollo non abboccava e perdeva. Poi, quando i tre capivano che lo avevano spogliato, in un battibaleno sparivano con il mal tolto. Ecco Grillo, Crimi e Lombardi mi ricordano i giocatori delle tre carte. “Venghino Signori, venghino a vedere quanto siamo bravi noi tre del M5S a impedire la formazione di qualunque governo”. Grillo e i suoi due compari hanno vinto le elezioni ma non vogliono partecipare a nessun governo e soprattutto boicotteranno qualunque governo. Ma quanto sono brave queste tre volpi. Affermano che loro “non si vendono” alla partitocrazia. Loro sono contro tutto il sistema. Poi aggiungono, con un pizzico di ironia, che voteranno i provvedimenti a loro graditi e che accetteranno solo proposte a loro gradite. Si. Ma, intanto, come possono votare eventuali provvedimenti di legge proposti in Parlamento senza un governo? Temiamo che a loro non interessa fare un governo perché giocano alla sfascio. Solo se saranno loro a governare si potrà parlare di governo. Che dire? Abbiamo capito un semplice fatto: che i tre compari sono dei ricattatori. Usano i loro voti per ricattare il sistema e non si rendono conto, cinici e sprezzanti come dimostrano di essere, che il paese sta andando alla deriva. Abbiano il coraggio di ammetterlo. Vogliono fare i soldi al tavolino del gioco delle tre carte in modo facile. E poi parlano di etica e moralità. E se si andrà di nuovo alle elezioni, sprecando altri 350 milioni di euro, accuseranno il Pd e il Pdl. Capperi quanto sono puliti loro. Non scendono a compromessi. La verità è che questi non sono neanche delle volpi ma delle faine. Questi mostrano di lasciare morire lentamente il paese mentre esodati, disoccupati, cassintegrati, licenziati e piccole aziende e partite IVA pensano al suicidio.

1 commento:

Giancarlo ha detto...

Abbiamo tenuto sveglio il Presidente ! L'arroganza dei parvenù la certezza di essere sempre giovani. Cosa che la natura quanto prima smentirà. Alla tracotanza si deve aggiungere, questo è peggio, la denigrazione il dileggio di chi ha il doppio dei tuoi anni, perchè " ha l'aria assonnata" ecco, se questo è il nuovo !!
Questo commento l'ho postato circa cinque minuti fà.
Ricordo quei personaggi di cui parla erano di casa la domenica al mercato di Porta Portese, anche se bambino imparai presto a riconoscere i cosidetti compari.
Forse è proprio questo che manca nella coscienza collettiva, il saper riconoscere i compari !!
Come spiegare , altrimenti, la irresistibile risalita di Berlusconi ? Come spiegare il seguito dell'utopista ?
Ora , come al solito, le richieste sono in aumento, da una sacrosanta richiesta di diminuire le spese, della politica, si è passati alla presidenza del Copasir, per attraversare poi quella dei Questori, che conteranno le caramelle, ora arriviamo alla richiesta , o addirittura alla imposizione del nome del primo ministro ! Ecco, ho scritto un quarto, degli italiani dice agli altri tre quarti cosa dovranno fare per non tornare a casa ! Forse è proprio quel che si dovrà fare, piuttosto che soggiacere a ricatti, tornare a casa !
Chissà se, forse,Morfeo avrà altri e più giovani clienti !

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