giovedì 7 marzo 2013

Ricatti ripetuti e follia all’italiana.


Una macedonia impazzita. Ecco come si presenta l’Italia oggi. All’indomani delle elezioni politiche l’incertezza totale sulla formazione di un qualsivoglia governo domina la scena. Ormai c’è la conferma sperimentale della follia in politica e nella società. Cosa dire di un Comico che con il successo elettorale che gli ha dato alla testa vuole condizionare il Parlamento dicendo o fate fare un governo di minoranza a me oppure non voglio sapere nulla e vi voterò sempre contro? Rifiutarsi di esercitare il diritto-dovere di partecipare alla soluzione dei problemi del paese in Parlamento è da furbetti del quartierino, oltre che da provocatori. Ma non c’è solo la follia degli italiani in politica. Cosa dire dell’incendio doloso del Museo della scienza di Napoli con il quale altri italiani, cialtroni e delinquenti, tentano di cancellare cultura ed educazione per conseguire risultati di condizionamento criminale della vita economica di una città? Perché di questo si tratta, cioè di una provocazione alla società tutta, dicendo o mi fate fare gli affari illeciti che voglio oppure vi colpisco nei simboli a voi più cari che riguardano la cultura? Cosa dire di parlamentari che si vendono a un capo partito di "bassa statura" per soldi, passando da uno schieramento all'altro e condizionando la libera espressione degli elettori attraverso il sovvertimento delle regole della democrazia? Oltre alle responsabilità dei partiti e dei loro Capi che in più di un anno di governo Monti non hanno mantenuto la parola di cambiare la legge elettorale, emerge in tutta la sua irresponsabilità il male della politica italiana, che è personificato da Silvio Berlusconi. Che dire di questo Rais, Capo di tanti governi con l'egoista Lega Nord, corresponsabile della rovina del paese, che ha indetto una manifestazione di piazza contro la magistratura? Siamo alla frutta. Il Presidente della Repubblica non ha bisogno di consigli. Ma se dovessimo proporgliene uno, gli diremmo che se i partiti non si mettono d’accordo allora reiteri l’incarico a Monti finché non si elegga un nuovo Presidente della Repubblica particolarmente severo nel campo dell’etica, il quale manderà i partiti a nuove elezioni. Vedremo poi se i comici che ricattano o i sultani che si divertono potranno sopportare la punizione degli elettori.

1 commento:

Giancarlo ha detto...

Non credo, sinceramente, che l'espressione siamo alla frutta sia illuminante, nella sua immagine. Non è alla frutta che dobbiamo pensare ma ai residui solidi che con l'alimentazione si producono.
Come definire altrimenti la caduta del senso civico e morale di questo Paese ?
Cialtroni, furbetti del quartierino, quale altro aggettivo o epiteto abbiamo a disposizione nella nostra bella lingua ?
Ecco che la definizione che prima ho descritto credo sia quella giusta, me ne scuso per il suo crudo simbolismo !!
Un RAS pulrindagato, dice lui per ragioni politiche, un comico, guarda caso miliardario, una classe politica , sinceramente di bassissima qualità, un popolo che ha fatto del senso civico e della legalità una questione secondaria, assecondato in questo, diciamolo, dalla politica arruffona imbelle decisamente cialtrona, ecco di nuovo la definizione, un popolo che considera la semplice multa per divieto di sosta come una persecuzione poliziesca, ma che accetta, anzi vota personaggi che spendono denari pubblici con grande tranquillità, un popolo come questo dovrebbe subire l'onta della sospensione dei diritti civili, ma chi siamo noi per emettere simili commenti ? Come il gigante dell'Odissea, nessuno, ci ha accecati !

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