sabato 23 marzo 2013

Piuttosto che far vincere gli avversari è meglio farli perdere.


Bersani ha troppi avversari. E poi non ha “i numeri”. Non può farcela. E’ destinato alla sconfitta. Più probabile è invece che esca di scena con autorevolezza. Scontato che non riesca nel suo intento, a Bersani rimane una sola possibile strada. Accetti un governo di scopo dettato da Napolitano e vada all’attacco e si renda protagonista del cambiamento. Come? Semplice. Si sacrifichi e lavori per Renzi. Il percorso dovrebbe essere questo. Accetti il “governo del Presidente” con il solo scopo di fare la riforma della legge elettorale e la prossima finanziaria. Faccia eleggere, come futuro Presidente della Repubblica, una figura di garanzia assoluta che sia al di fuori del Pd, in modo tale da permettere un settennato che non consenta a Berlusconi alcun salvacondotto e alcuna garanzia per i suoi processi. Indìca immediatamente le nuove primarie del Pd e permetta a Renzi di vincerle in modo trasparente, senza “giochi sporchi” della sua nomenclatura. Subito dopo tolga la fiducia al governo del Presidente e imponga di andare a votare con la nuova legge elettorale. Se tutto andrà secondo logica Renzi dovrebbe vincere le prossime elezioni ed essere il nuovo Presidente del Consiglio con una solida maggioranza. Non ha altra scelta. Eviterà due possibili traumi. Che vinca Grillo o, peggio, che vinca di nuovo Berlusconi. In entrambi i casi sarebbe ricordato come la rovina dell’Italia.

1 commento:

Giancarlo ha detto...

Lei sa quanto la cosa attiri il mio interesse, sa anche che quello che lei scrive, in questo caso, lo condivido . Per due motivi, il primo mancheranno , quasi certamente i numeri al Senato.
Non si può essere soggetti ad imboscate e, certamente, il Segr. del Pd non vuole correre di questi rischi.
La seconda, quella diciamo la madre di tutte, la legge elettorale, che dovrà essere fatta , a prescindere, e che susciterà le ire del gruppo di grillo. Già perchè una legge elettorale nuova lo penalizzerà.
Vi è poi una questione che, ancora, non viene sollevata. La Presidenza della Repubblica.
Siamo nel semestre bianco, quello che, la Costituzione, impedisce al Capo dello Stato lo scioglimento delle Camere.
Quindi..volente o nolente si dovrà fare un governo, sia pure di minoranza sia pure senza fiducia sia pure balneare, ovvio che in queste condizioni niente potrà essere fatto , mancando la fiducia iniziale, ma, paradossalmente, si potrà eleggere il nuovo Capo dello Stato !
Esclusi dal gioco, per loro scelta, gli anarco-antagonisti francescani di grillo, con chi si dovranno aprire le "trattative" sulla nuova Presidenza ?
Per evitare un rientro in gioco dell'innominato, il quale ovviamente è interessatissimo, uso il superlativo perchè altra forma non c'è, i nomi in pectore sono pochi, lo stesso Professore, purtroppo si è scottato, non bruciato perchè in politica tutto è possibile.
L'innominato, ha avanzato delle pretese, logiche se la situazione resta quella che è ma sappiamo che non è così.
Allora ?
Farà uscire i suoi Senatori dall'aula ? Questo giochino potrà andare bene per una volta, la seconda no perchè uscirebbero anche gli altri facendo mancare il numero legale.
Faccio un poco di fantapolitica, se alla Presidenza fosse eletto Fini ? Ha dimostrato come terza carica dello Stato d'essere super partes,ormai gli steccati sono caduti, è inviso all'innominato e ben visto dal Professore, fantapolitica...?!

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