mercoledì 18 dicembre 2013

Migranti, neofascisti e condizionamenti multiformi.


Colpiscono in questi giorni due immagini provocatorie. La prima riguarda la cosiddetta "piazza del movimento dei forconi” e la seconda si riferisce al filmato shock del centro di accoglienza dei migranti di Pantelleria. Due fatti apparentemente diversi ma accomunati entrambi dalla stessa idea, che in esse c'è un concentrato di violenza e di brutalità. Ma andiamo per ordine. E’ ovvio che manifestazioni democratiche di protesta che non sconfinano nella violenza non solo sono legittime ma migliorano il senso della democrazia e della libertà di espressione. Dunque, manifestare fa bene. Ma cosa c’entrano nelle manifestazioni del popolo dei forconi i gruppi di neofascisti che incitano alla violenza verbale? Siamo profondamente indignati dal fatto che la stampa e le Autorità non dicano a chiare lettere che questi gruppi neofascisti stanno prevalendo sulle prerogative del movimento dei forconi. Tra l’altro è evidente che si tratta di soggetti facinorosi che aggregano persone con chiari riferimenti al fascismo. Maschere tricolori, abbigliamento di colore nero, tatuaggi di Mussolini sulle braccia, saluti romani con il braccio teso, linguaggio dichiaratamente filofascista, cori da ultrà da stadio e tanto altro ciarpame intriso di aggressività. Ma l'apologia del fascismo non era un reato? Che cosa hanno in comune questi Signori con la protesta della povera gente che sta soffrendo in modo letale la crisi? Il movimento dei forconi non può accettare la presenza di questi provocatori di ultradestra. Dunque o si tira fuori subito, in modo netto e senza equivoci e ambiguità da questi pericoli di inquinamento politico oppure vuol dire che il movimento vuole essere filofascista. Non esistono terze posizioni. L’alternativa è la fine della democrazia della protesta. Naturalmente lo stesso giudizio vale per i centri sociali di estrema sinistra, infiltrati in queste occasioni di protesta. A nostro giudizio i gruppi neofascisti hanno scientificamente preparato la loro strategia. Lo scopo è chiaro: far apparire che la protesta sociale relativa alla crisi ha una connotazione di destra estrema. Il Ministero degli Interni deve vigilare con molta attenzione su questi soggetti ed evidenziare le prove relative alla tesi dell’opportunismo politico di costoro. L’altro fatto è altrettanto grave. Come è stato possibile che si sia verificato un fatto così doloroso e che nessuno l’abbia denunciato prima? I lavoratori del centro di accoglienza sono tutti conniventi? Le immagini trasmesse mostrano le condizioni disumane in cui si sono trovati i poveri extracomunitari, offesi due volte. Una volta per aver rischiato la vita nei naufragio e una seconda volta perché trattati come gli ebrei nelle attività igieniche della disinfestazione dei loro corpi. E’ necessario che la magistratura accerti immediatamente le responsabilità e processi questi infami individui che hanno trasformato il loro lavoro di operatori sanitari in torturatori scellerati e malvagi. Ne abbiamo le tasche piene di gentaglia che ci offende ogni giorno.

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