Siamo alle solite. Il giornale La Repubblica torna alla carica con l'ennesimo articolo volto a scolorire le ragioni dell'antibrigatismo rosso. La ragione sembra essere il tentativo di far rientrare le nefandezze che i brigatisti fecero negli anni Settanta della nostra storia per "ragioni umanitarie". Vogliamo parlare, per esempio, di quel Walter Grecchi di autonomia operaia che a Milano, in quei terribili anni, fu fotografato con una pistola in mano nell'atto di sparare e ammazzare qualche innocente di troppo nella civile città dell'operaismo rosso? Si tratta dell'ennesima scellerata storia di un vile terrorista di sinistra che si nascose nella solita inaccettabile Francia mitterandiana, all'ombra della Torre Eiffel come dicono le cronache, per farla franca, riuscendovi brillantemente. A questo link c'è un elenco interminabile di persone coinvolte negli omicidi politici della estrema sinistra italiana. Per l'esattezza i condannati per terrorismo latitanti all’estero, secondo una stima di inizio anno, risultano essere circa 160, di cui un centinaio della vecchia sinistra extra–parlamentare. Stiamo parlando di maestri di terrorismo e di vigliaccheria che hanno avuto "in allergia" la legalità e che hanno dato vita o preso parte a folli gruppi criminali quali Brigate Rosse, Prima Linea, Proletari Armati per il Comunismo, Potere Operaio e altri. Per curiosità la maggioranza di loro risiede in Francia. Numerosi sono sparsi tra Nicaragua, Argentina, Cuba, Libia, Angola, Algeria, Centro-Africa e nelle isole sperdute del Centro-America e dell'Oceania. E' incredibile come fiocchino gli articoli melodrammatici su questo giornale che fingono di evidenziare ragioni buoniste per fare dimenticare le sofferenze che questo genere di canaglie provocarono a degli innocenti. C'è tutta una serie di articoli nel tempo che inducono a credere che il giornale della sinistra italiana sia la *centrale* operativa di tutta questa serie di operazioni di ripulitura politica, a nostro giudizio, scandalose. Ne vogliamo parlare? Come mai da nessuna parte si è messo in evidenza questo fatto? Noi siamo decisamente contro i sostenitori delle cancellazioni delle brutalità di un terrorismo vile e vigliacco di matrice marxista. Riteniamo disonesta qualunque operazione che sul piano intellettuale oltre che politico cerca di produrre un vero e proprio lavaggio della memoria. Una sola cosa diciamo: vergogna! Non si possono cancellare le sofferenze patite dalle centinaia di famiglie che hanno dovuto sacrificare ciò che più hanno avuto di caro nella loro esistenza: la vita dei loro familiari che, guarda caso, sono stati sempre integerrimi e onesti uomini dello Stato, poliziotti, carabinieri, magistrati, giornalisti, dirigenti di aziende private e in generale fior di Signori. A costoro, straordinarie figure di coraggio e di onestà, il giornale La Repubblica dà uno schiaffo in viso nascondendo la mano dietro pacchiani tentativi di smorzare le responsabilità che i terroristi milanesi hanno avuto in questa triste vicenda. Di nuovo vergogna.
martedì 28 agosto 2007
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