mercoledì 24 dicembre 2008

Crisi, vita grama dei poveri e denari dei ricchi da far donare.

E’ Natale. Dovremmo essere più buoni. Noi questa volta andremo controcorrente e saremo cattivi. Capirete il perché leggendoci fino in fondo. Tutti dicono che c’è la crisi. L’economia non va bene, i posti di lavoro cominciano a diminuire e le industrie mettono in cassa integrazione. La crisi falcidia centinaia di migliaia di posti di lavoro e la gente ha gravissime difficoltà ad andare avanti. Il Presidente del Consiglio Berlusconi dice, giustamente, che non bisogna lasciarsi prendere dal panico e che è necessario essere ottimisti e comprare italiano: azioni in borsa, titoli di stato, prodotti nazionali, etc. Si, va bene. Ma con quali soldi? L’ottimismo non è conciliabile con l’essere senza soldi. Senza euro da spendere per i beni primari non ci può mai essere visione rosea della vita. Senza soldi non si può comprare né italiano né straniero. Forse il Presidente Berlusconi non ha capito bene come stanno veramente le cose. La gente, i cittadini e tutti gli italiani che non hanno la fortuna di appartenere alla Casta o al sottobosco politico non hanno soldi! Non-han-no-sol-di-da-spen-de-re! Come possono comperare per un mese latte, pane e pasta, pagare luce, acqua, gas e telefono, medicine, etc. se non hanno una quantità di denaro adeguata da spendere? I pensionati sociali non ce la fanno più a rinunciare a tutto. La social card berlusconiana, che è una bellissima invenzione, non permette nulla di tutto quello che il cittadino meno abbiente ha di bisogno. Con 40 euro al mese in più alla pensione minima il pensionato può comprare prodotti alimentari totalmente insufficienti alla sua vita. E allora? I ricchi devono prendere coscienza che così non si gestisce l’emergenza. Noi non vogliamo fare “savonarolismi” ma è necessario dare più soldi agli italiani che ne hanno bisogno e toglierli a coloro i quali stanno bene, molto bene, che hanno il conto in banca zeppo di milioni di euro e in più, ogni mese, percepiscono stipendi da decine di migliaia di euro. I ricchi devono scucire i soldi. E’ necessario far capire loro che se non aiutano i poveri sono degli avari. E l’avarizia è condannata dalla coscienza e da Dio. Capito cari cattolici? Non è ammissibile vedere tanta ricchezza che viene incanalata solo verso professioni medio-alte e remunerazioni davvero esagerate. I ricchi, di questi tempi, si dovrebbero vergognare di essere tali. Qui non siamo più al tempo delle monarchie in cui la ricchezza era ostentata dagli abbienti per grazia divina e accettata dagli indigenti. Adesso l’ostentazione è offesa, è provocazione, è scherno, è sinonimo di crollo di valori, è assenza di solidarietà, ed è da considerare i-nac-cet-ta-bi-le. Il governo, presieduto dal più ricco cittadino italiano, che ha soldi, case, televisioni, banche, assicurazioni, etc. deve capire che è giunta l’ora di autotassarsi insieme ai sui colleghi benestanti e partecipare, non solo con l’ottimismo astratto ma, soprattutto, con la tasca concreta, allo sforzo di aiutare i più sfortunati. Diciamo che è necessaria una gigantesca colletta che dirotti risorse verso i più indigenti. E la Chiesa deve premere sui ricchi per "imporre" il dirottamento di denaro dalle loro tasche a quelle dei poveri. Deve minacciare scomuniche, se necessario, altrimenti è essa stessa la prima a non essere seguace di Cristo. E non diteci per favore che stiamo facendo demagogia, altrimenti vi chiameremo con il vostro vero nome: "egoisti, avari e menefreghisti". Perché fare orecchie da mercante con i poveri è, si sappia,in-tol-le-ra-bi-le.

7 commenti:

Anonimo ha detto...

Caro Zeno,
chiedere a Berlusconi di togliere ai ricchi per dare ai poveri è, oltre che pericolosamente comunista, per lui anche un grosso conflitto di interessi. Non credi Zeno?

Ciao

Rosaria Privitera Saggio ha detto...

Ciao Zeno, voglio farti una domanda :
- Tu per i poveri cosa fai? - Hai trascorso il Natale in sobrietà o come? - Per l'ultimo dell'anno starai a casa o vai fuori?? -
Non dirmi che non son fatti miei....
E' facile consigliare a gli altri cosa fare... Ma in prima persona che si fa? Cosa fai?
Perchè per l'ultimo dell'anno non organizzi un cenone per quelli che non lo potranno fare???!!!
BUON ANNO !

Anonimo ha detto...

Caro Anonimo e cara Rosaria, non posso rispondere in modo approfondito alle vostre domande. La ragione è che questa è una pagina di commenti, non di post. Pertanto sarò molto stringato. In sintesi vi dico quello che Padre Renzo dice ogni domenica durante l'omelia della santa messa delle ore 12.00, e cioè che togliere denaro ai ricchi per darlo ai poveri che hanno fame è cristiano e fa parte dell'idea di un cristianesimo equo e solidale. Il conflitto di interessi è più del 50% dei motivi per cui ritengo Berlusconi e coloro che la pensano come lui il vero e autentico male della società italiana dell'inizio del terzo millennio. Non vorrei essere nei suoi panni quando si presenterà a Dio alla fine della sua vita. E' più facile che un cammello passi per la cruna di un ago che un ricco acceda al Paradiso. Non l'ho detto io ma la Bibbia. Per adesso lo critico, e severamente, perchè non lo ritengo degno di rappresentarmi nè come cristiano (è anche divorziato), nè come politico perchè non fa politica "equa e solidale". Non ritengo degno altresì farmi rappresentare dal partito di Veltroni che è un gruppo di corsari alla Sir Francis Drake che "prendono e magnano" direbbero i romani. Diversa sigla da quella di Berlusconi, stessa filosofia. Le intercettazioni telefoniche lo rivelano ampiamente. A Rosaria dico che io per i poveri faccio quello che posso. In primo luogo denuncio sistematicamente da questo blog le ingiustizie e la mancanza di solidarietà dell'intera casta politica italiana in primo luogo berlusconiana che sa solo "prendere e magnare". Ti ricordo che il Sindaco di Catania è uno di questi ed ha portato la tua città al dissesto economico e morale. Quello che posso fare è dare testimonianza di fede nella giustizia e nell'onestà perchè in tutta la mia vita, pagando di persona, non sono andato mai contro le regole, sono sempre stato onesto, ed ho vissuto la mia vita con rinunce e sacrifici. A me basta come impegno morale ed etico. Lo facciano anche gli altri. Soprattutto i politici. Per la cena di capodanno io non sono mai stato ad una cena del genere e l'ho sempre trascorsa in famiglia e continuerò ancora a farlo. Per i poveri c'è la mensa della Caritas o delle organizzazioni cattoliche ed umanitarie. Loro hanno i soldi e le persone giuste. Con l'otto/mille hanno più denaro di chiunque altro per fare il loro lavoro istituzionale. Ah! Non preoccupatevi se sono antipatico. E' una vita che gli altri non mi possono soffrire per questo mio caratteraccio. Saluti e buon anno a tutti e due.

Rosaria Privitera Saggio ha detto...

Ciao Zeno, accidenti sei duro anche con Zeno!!!!!
Che Scapagnini ha fatto danno... nessuno ha nulla da ridire....
Io dico: I Catanesi hanno avuto ciò che meritavano... dovevano pensarci prima....
Ma nelle ultime elezioni le cose non sono andate meglio....
Catania è nuovamente in ginocchio.
A me piange il cuore... ma le mie parole e le mie idee non fanno testo.
Lo stesso vale per l'intera Nazione....
La maggioranza ha voluto nonno Silvio... adesso se lo piange e purtroppo deve piangere anche chi non lo ha mai votato...
Sarà difficile liberarsi di lui...
Penso pure che per cambiare il mondo non bastano solo le denunce...servono i fatti...
Comunque....bando alle ciance...
Non sei poi così antipatico....
Ciao e buon anno

Anonimo ha detto...

Cara Rosaria,
ribadisco che non compete a me preparare i cenoni di fine anno ai poveri. Perchè il problema non è il cenone di fine anno. Il problema non si risolve con il servire i poveri come cameriere una tantum a mo' di tentativo di lavarsi la coscienza. Il problema è politico e consta di tre soli elementi. In primo luogo programmare INTERVENTI A FAVORE DELL'OCCUPAZIONE. In secondo luogo REDISTRIBUIRE LA RICCHEZZA. In terzo luogo NON RUBARE. Allo stato attuale nè Berlusconi, nè Prodi-Veltroni hanno mai realizzato questa politica perchè hannno sempre dovuto pagare pegno ai loro grandi e piccoli sponsor politici che li hanno sostenuti in campagna elettorale, con buona pace da una parte della Chiesa cattolica di Ruini-Bagnasco e dall'altra della corazzata CGIL e ammucchiata Rosso-Verde comunista. Non voglio citare anche altri squallidi personaggi che ruotano intorno alle vicende politiche che mettono l'etica sotto le scarpe. Buon Anno a noi che con pochi soldini gustiamo bene la vita.

Anonimo ha detto...

carissimo zeno, condivido la sua invettiva contro la mancata presenza di solidarietà sociale evidente soprattutto nei provvedimenti governativi berlusconiani a livello di tassazione.innanzi tutto è bene ricordare le buone cose fatte dal governo precedente in materia di recupero di introiti dovuti grazie alla politiche attuate dall'allora vice-ministro visco.successivamente anche la frase impopolare dell'allora ministro padoa schioppa "pagare le tasse è bellissimo"sottilineava la discontinuità con la politica condonistica del precedente governo e la prospettiva di un cambiamento nella coscienza sociale italiana riguardo la bellezza e l'onorabilità dell'adempimento del proprio dovere contributivo.ora fermo restando le possibili e tangibili evasioni fiscali dei possidenti civili e dei liberi professionisti occorre sottilineare il grave danno procurato dai possidenti aziendali soprattutto quelle di grandissime dimensioni.essi infatti sono i veri responsabili della mancata devoluzione finanziaria a favore di quelle fascie piu povere meritevoli proprio perchè tali di tale donazione statale.

Anonimo ha detto...

Caro Marco,
sono d'accordo con le cose che dici. Sul problema delle cose buone fatte dal governo Prodi sono d'accordo che il recupero fiscale di Visco e la dichiarazione etica di Padoa Schioppa sono fatti positivi. Purtroppo, sono solo due gocce d'acqua davanti all'oceano di cose negative fatte dalla corazzata rosso-verde-rosso dei vari Scanio, Diliberto, Cento, Caruso. Troppo poco per parlare di successi. Ciao.

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