giovedì 8 ottobre 2009

Rozzezza e irrefrenabilità di Berlusconi nell’accusare gratuitamente tutte le figure istituzionali.

La Costituzione italiana dice che il potere esecutivo è uno dei poteri dello Stato, non l’unico. C’è il potere legislativo e c’è il potere giudiziario. In cima c’è anche la figura istituzionale del Presidente della Repubblica. Ricordare che l’Italia non è una monarchia sembra importante a chi è il Capo del governo, il quale invece non perde occasione per far finta che in Italia di potere ce n’è uno solo, che si chiama Silvio. Subito dopo avere appreso della incostituzionalità della legge, chiamata Lodo Alfano, Silvio Berlusconi si è scagliato “in modo rozzo e senza limiti” contro la Corte Costituzionale, contro la Magistratura e contro il Presidente della Repubblica. In serata, per “svagarsi”, ha anche telefonato al conduttore di una trasmissione televisiva di successo ribadendo con maggiore enfasi le accuse insensate già proposte. In chiusura di trasmissione se l’è presa poi contro una parlamentare del PD, Rosy Bindi. Per offenderla, ha detto: "lei è più bella che intelligente". Questo il fatto accaduto ieri. Ed ecco le nostre opinioni. Da parte di Berlusconi c’è stata a nostro parere una caduta di stile, oltre all’irrituale e inutile gesto di maleducazione nel voler umiliare la Bindi, la quale poveretta non aveva detto praticamente nulla di male. Come commentare questa ennesima perla del Presidente del Consiglio che non perde occasione per autodenigrarsi con queste battute fuori dai canoni di sensatezza? Da quando è diventato di nuovo premier Berlusconi si è sempre distinto per il piacere di offendere i rivali, per le parole disdegnose verso gli avversari, senza pensare minimamente alle buone maniere, allo stile e alla sobrietà che dovrebbe avere un Capo di Governo quando parla in pubblico di politica. Se aggiungiamo che è diventato, ogni settimana che passa, sempre più prepotente, aggressivo e litigioso si arriva alla conclusione che sta rovinando in modo irreparabile il dibattito politico in Italia. Ci ricorda il prepotente di turno nei gruppi di giovani, che altera le regole del gioco e alla fine non accetta nessun dialogo con gli altri ma risolve tutti i problemi e i conflitti con la forza dei propri muscoli e con la cattiveria. Ecco dove siamo arrivati oggi in Italia. Praticamente abbiamo smarrito la strada della civile convivenza. Ahi! Poveri noi! Bisognerebbe dire in faccia a Berlusconi che è uno screanzato, un insolente e un individuo rozzo. Anche se ha i soldi.

Nessun commento:

Support independent publishing: buy this book on Lulu.