giovedì 10 giugno 2010

Interessi e sfrontatezza nella legge sulle intercettazioni.

Pensate un po’ in che strano paese viviamo. Nonostante ci troviamo a vivere in uno dei periodi di transizione della società più delicati e difficili della nostra storia di italiani, il nostro Capo del governo opera in senso contrario a quello che ci saremmo aspettati in questi momenti di difficoltà. Ci spieghiamo meglio. Il Presidente del Consiglio Silvio Berlusconi, ossessionato dal fatto che la magistratura lo persegue per motivi che hanno a che vedere con reati di tipo finanziario, invece di fornire alla medesima magistratura più strumenti tecnici e giuridici (per la caccia ai piccoli e grandi mascalzoni ed evasori) glieli toglie con una sfrontatezza che non ha eguali. E’ arcinoto che in questi ultimi anni nella società italiana i cosiddetti “mascalzoni di Stato” hanno rubato e continuano a rubare in modo sempre più indubitabile, alimentando il malaffare e togliendo alla società risorse che avrebbero potuto e dovuto essere investite sui due fronti dello sviluppo economico e dell’aiuto ai più deboli. Invece il Cavaliere del Partito dell’Amore che fa? Impone ai suoi parlamentari - peraltro eletti non per voto di preferenza dato dai cittadini ma per sua nomina personale e poi inseriti nel calderone delle competizioni elettorali in cui si vota a scheda chiusa del tipo “prendere o lasciare” - di approvare una “legge suicida”, in cui si impedirà per sempre alla magistratura di intercettare i mascalzoni di Stato e ai giornali di pubblicare le notizie di reato. In questo secondo caso addirittura con la gravissima conseguenza di imbavagliare la stampa libera per impedirle di pubblicare i nomi e i tipi di reato commessi dai malfattori. Ma che modo di ragionare è codesto? Ma in che mondo viviamo? Siamo in presenza di un “anti-Robin Hood” che invece di togliere ai ricchi il frutto delle loro scorrerie finanziarie e darlo ai poveri che ne hanno tanto di bisogno, toglie ai magistrati la possibilità di trovare le prove per mandare in galera i “furbetti del quartierino”. Te capì? Il tutto, conseguentemente, condito con un abbondante aiuto ai malfattori di poter usare lo strumento di comunicazione senza che la magistratura possa utilizzarlo se non in forme praticamente inutilizzabili e inefficaci. E poi ci si dovrebbe chiarire perché la polizia giudiziaria e la magistratura degli Stati Uniti aumentano il ricorso alle intercettazioni telefoniche mentre qui il capo del governo italiano Silvio Berlusconi le elimina. Per caso è il Presidente Obama che sbaglia o è Berlusconi che si sente più bravo degli USA? La sconcertante conclusione è che nonostante ci troviamo a vivere in una società sempre più prepotente e ingiusta - in cui sarebbe necessario serrare le fila e rivalutare i valori contro le spinte centrifughe di ogni tipo e legiferare mettendo al centro delle norme la difesa dell’onestà e lo sviluppo del bene comune della società - l’«amico» Silvio Berlusconi fa tutto il contrario. Vi sembra giusto? A noi no! Ricordiamo che questo Signore è il proprietario della più grande azienda televisiva privata d’Europa, che ha un conflitto di interessi gigantesco e colossale a causa del suo doppio incarico di “Capo del governo” che comanda la RAI e di padrone della televisione privata concorrente a quella dello Stato che è Mediaset. Vi sembra giusto? E in tutto questo lerciume immorale brilla per il suo assordante silenzio l’Istituzione Principe che dovrebbe fare gli interessi dei poveri e dei diseredati, quella Apostolica e Romana Chiesa Cattolica che avrebbe dovuto ricordare al Capo del Governo due ingiustizie: la prima della mancanza di lavoro per i disoccupati e gli aiuti per le famiglie bisognose che stanno sempre peggio; l'altra riguarda l’ingrasso dei ricchi con soldi a bizzeffe perché fanno parte della Casta. Ma perché gli Eminentissimi et Eccellentissimi Cardinali non protestano? Presto detto. Nel DDL che è stato approvato dal Senato c’è una norma che dice che se viene intercettato un uomo di Chiesa (prete, sacerdote, vescovo o cardinale) allora il magistrato deve informare il superiore dell’uomo di Chiesa che il suo sottoposto è indagato. Come dire, che si informa il papà del ladro che suo figlio sta per avere guai con la giustizia se non fa attenzione. Proprio una bella presa in giro. O no?

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