giovedì 17 giugno 2010

“ Lacrime e sangue”: ma di chi?

In relazione alla cosiddetta manovra economica effettuata dal governo Berlusconi e alle origini del problema, ci chiediamo come stanno veramente le cose. Ecco di che si tratta. Una massa non certo di gentiluomini, chiamati Onorevoli e Senatori, che hanno calcato le scene delle aule parlamentari della Repubblica dagli anni Settanta fino a oggi, hanno dilapidato una quantità enorme di ricchezza della collettività (prima in lire e adesso in euro) creando un debito inammissibile, che oggi ammonta a circa 1800 miliardi di euro. I nomi di questi politici che negli ultimi quarant’anni hanno razziato il paese vanno da quel Craxi della “Milano da bere”, attraversano tutto l’arco costituzionale dei due ventenni, su su fino all’attuale Presidente del Consiglio Silvio Berlusconi. E’ inutile che il Ministro del Tesoro Giulio Tremonti faccia lo gnorri ogni volta che interviene in televisione. Egli sa perfettamente che l’attuale manovra di 24 miliardi è insufficiente ed è paragonabile all’acqua fresca, che non porterà i frutti desiderati. E’ necessario dire a tutto tondo che la vera manovra da fare è dieci volte più grande, cioè circa 200 miliardi di euro. Solo così si ridurrebbe concretamente il debito e solo così all’estero ci renderemmo credibili. Dove trovare tutti questi soldi? Facilissimo e semplicissimo: lo suggeriamo con solo due paroline: evasione fiscale e patrimoniale. Ecco il conto: 75 miliardi di euro entrerebbero in cassa per l’evasione e altri 125 miliardi di euro entrerebbero in cassa da una semplice patrimoniale sui conti correnti e sui portafogli finanziari di tutti gli italiani. E sapete benissimo che questi soldi ci sono e sarebbero presi con certezza, definendo la data del prelievo di domenica sera, con un Decreto Legge valido da lunedì mattina. E’ necessario coinvolgere l’intero paese che ha i soldi in uno sforzo colossale che farebbe di colpo diventare tutti gli italiani veramente uniti, riconoscendoci interamente come un solo corpo e una sola anima in viaggio sulla stessa barca. Ci sarebbero così non solo il risanamento economico e finanziario da tutti desiderato ma, soprattutto, ci sarebbero le condizioni di una rinascita morale ed etica della società italiana. Le mani in tasca agli italiani devono essere messe senza dubbio! L’Italia del futuro sarebbe riconoscente a questa decisione lungimirante, perchè imporrebbe a tutti "lacrime e sangue" in maniera equa e giusta.

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